Sezione di conservazione

Sezione della Biblioteca delle Oblate che ospita materiali antichi, rari e di pregio, con diversi fondi antichi e moderni

I documenti sono conservati a scaffale chiuso nel deposito librario, nella Sala Balducci e nella Sala storica dedicata al poeta Dino Campana.

Per la richiesta dei volumi occorre rivolgersi agli operatori. Sono esclusi dal prestito i fondi storici. Le tesi di laurea del Fondo Pieroni Bortolotti sono riservate alla sola consultazione.

Per far conoscere la ricchezza di questo patrimonio che documenta la storia della Città di Firenze, la biblioteca realizza progetti editoriali (in particolare la collana editoriale "Carte scoperte" edita da Comune Network, con la quale vengono pubblicati i cataloghi dei Fondi e delle raccolte della Biblioteca corredate da studi, note biografiche e note critiche) e organizza attività didattiche e piccole esposizioni spesso legate a temi di cui già si parla in città e collegate alle mostre organizzate dal vicino Archivio storico del Comune di Firenze. Compatibilmente con le risorse disponibili, vengono svolte attività di restauro e digitalizzazione al fine di garantire la completa fruibilità dei documenti posseduti.

Storia e patrimonio

La Sezione conserva la collezione di quella che, fino a maggio 2007, è stata conosciuta con il nome di Biblioteca Comunale Centrale ed è dedicata alla conservazione e valorizzazione del patrimonio librario storico che la biblioteca ha acquisito in oltre un secolo di vita a partire dalla sua istituzione in Palazzo Vecchio nel 1898.

Per opera del primo bibliotecario Giuseppe Conti, le raccolte librarie furono incrementate con una notevole mole di materiale documentario, filze, registri, protocolli, copialettere, appartenenti all’Archivio storico del Comune che fino ad allora era disperso in vari locali e conservato in maniera disordinata.

È del 10 febbraio 1913 l’approvazione del primo Regolamento per il Servizio della Biblioteca e dell’Archivio storico che stabilisce, tra l’altro, l’obiettivo da perseguire: raccogliere “opere riguardanti in particolar modo la storia di Firenze” dando così alla biblioteca un orientamento e un ruolo in ambito cittadino. Le acquisizioni più significative hanno avuto luogo nella prima metà del ‘900: il Lascito Boncinelli, l’acquisto della Biblioteca Conti, il Lascito Tordi e soprattutto il Lascito Robert Davidsohn con la biblioteca e le carte d’archivio del noto studioso purtroppo in parte perdute a causa delle vicende belliche.

Nel 1953 la biblioteca fu trasferita alle Oblate. L’antico convento, di proprietà comunale, ospitava già da tempo la Biblioteca del Risorgimento, l’Accademia della Colombaria, il Museo di Firenze Antica. L’assessore Eugenio Artom ne volle fare un Centro di Cultura riunendo qui anche il patrimonio librario e archivistico che si trovava in Palazzo Vecchio.

Il 4 novembre 1966 l’Arno invase i locali delle Oblate per più di un metro di altezza. Il personale della biblioteca, come tanti fiorentini in quei giorni, si mise subito all’opera riuscendo a salvare dal fango gran parte del materiale; le due terrazze coperte al secondo piano, gli antichi stenditoi delle suore Oblate, servirono per far asciugare carte archivistiche e libri di pregio, ma tanti portano ancora il segno di quella tragedia.

In anni più recenti la biblioteca, oltre ad acquisire nuovi e importanti fondi librari di interesse storico (Fondo Ricci, Fondo Pelaez, Fondo Musei Comunali) offre l’accesso online al patrimonio che nel frattempo è stato digitalizzato, soprattutto periodici storici del XVIII e XIX secolo.

Il patrimonio della Sezione consiste in oltre 50.000 documenti tra cui circa 3.000 edizioni antiche stampate tra il XVI secolo e gli inizi del XIX, 9.000 miscellanee storiche, 1.500 testate di quotidiani e periodici, diversi fondi antichi e moderni, un’importante raccolta di foto, bandi e notifiche granducali, e una piccola collezione di manoscritti databili tra il XV e il XX secolo. Particolarmente notevole è la raccolta di almanacchi e lunari (tra cui l'"Almanacco Italiano", quello "Toscano" e l'"Almanach de Gotha" e la sezione dei periodici storici, che comprende tra l'altro "La Rassegna storica del Risorgimento", l'Antologia fondata da G. P. Vieusseux. La Biblioteca possiede inoltre numerose testate satirico politiche dell'Ottocento e le riviste fiorentine che hanno fatto la storia della cultura e delle avanguardie italiane del novecento, come "Hermes", "Leonardo", "La voce", "Lacerba", "Frontespizio" ed altre. Tra i giornali spiccano le raccolte di quelli fiorentini dell'800 come la "Gazzetta di Firenze", il "Monitore Toscano" e tutta la raccolta de "La Nazione".

 

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Fondi e lasciti

Il fondo comprende monografie e periodici appartenuti al politico e partigiano Orazio Barbieri che nel 2003, in occasione della presentazione della ristampa del suo volume “I ponti sull’Arno”, offrì al Comune di Firenze la propria biblioteca raccolta in anni ed anni della sua vita.

Composto da volumi e opuscoli, molti dei quali di carattere medico, (essendo stato Boncinelli per molti anni direttore del locale Ufficio d'Igiene), ma anche di filosofia, storia, letteratura italiana e francese.

Comprende circa 900 opere stampate per la maggior parte nel secolo scorso donate alla Biblioteca nel 1967.

La Biblioteca conserva due carteggi pervenuti al Comune di Firenze per donazione: le lettere inviate da G.P. Vieusseux a Emanuele Rocco tra il 1834 e il 1856 e quelle inviate da vari corrispondenti a GiovanBattista Doni dal 1623 al 1647.

Acquistata nel 1925 dall'Amministrazione comunale, comprende circa 500 opere prevalentemente di storia fiorentina, appartenute a Giuseppe Conti, scrittore, storico, saggista e primo bibliotecario del Comune di Firenze. 

La donazione comprende una piccola raccolta di pubblicazioni su vari argomenti di storia fiorentina donati da Andrea Corsini, importante figura di spicco del mondo culturale e scientifico italiano, alla Biblioteca comunale nel 1938.


La pubblicazione "Il dono Andrea Corsini" propone il catalogo delle opere e alcuni saggi che inquadrano la sua figura di Ufficiale sanitario e Direttore dell'Ufficio d'Igiene del Comune di Firenze dal 1929 al 1952.

Corsini fu il promotore dell'Esposizione nazionale di storia della scienza che si tenne a Firenze nel 1929 con l'obiettivo di dimostrare non solo il notevole contributo dato dall'Italia al progresso scientifico, ma anche la necessità di tutelare il patrimonio e la strumentazione utilizzata nel corso del tempo.
Nacque da qui l'idea di realizzare un museo dedicato alla storia della scienza che nel giro di pochi anni si concretizzerà, con la direzione di Andrea Corsini, nell'Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze oggi Museo Galileo.

Il lascito è costituito dalla biblioteca e dall'archivio di Robert Davidsohn, il famoso intellettuale tedesco di origine ebrea autore dell'importante "Storia di Firenze" ed è stato donato al Comune di Firenze dopo la sua morte, avvenuta nel 1937.

La Biblioteca delle Oblate ha curato le seguenti pubblicazioni:

- Robert Davidsohn, "Due inediti del suo lascito fiorentino", Firenze, Comune Network, 2000

- "Robert Davidsohn (1853-1937), uno spirito libero tra cronaca e storia", a cura di Wiebke Fastenrath Vinattieri e Martina Ingendaay Rodio, Firenze, Olschki, 2003 

Piccolo fondo che trae origine dalla donazione di Bona Gigliucci che nel 1979 offrì la biblioteca di famiglia e le carte del padre Mario Gigliucci in parte al Comune di Firenze ed in parte al Gabinetto Vieusseux.

Il Fondo Istria Fiume e Dalmazia è costituito da opere donate alla Biblioteca da associazioni, enti e privati cittadini che vogliono mantenere vivo il ricordo dell’esodo della popolazione di lingua italiana delle zone passate alla ex Jugoslavia al termine della Seconda Guerra Mondiale. Il Fondo è stato istituito con delibera di Giunta n. 586/412 del 7.4.1998

Per valorizzare il Fondo sono stati pubblicati due cataloghi a stampa nel 2000 e nel 2004.

Il Fondo comprende più di 9.000 documenti del così detto "patrimonio minore" datati dal XVI sec. al 1960.

Donazione scelta da Alejandro José Pelaez nel 1997 e composta da circa 800 volumi di letteratura ed argomenti vari con edizioni di pregio stampate tra il '600 e il '900.

Il Fondo comprende le opere che partecipano al premio annuale intitolato alla storica del femminismo. Si tratta per la maggior parte tesi di laurea o di dottorato, o comunque ricerche inedite, che contribuiscono alla diffusione della storia delle donne in Italia.

Il Premio è promosso dal Consiglio Regionale della Toscana e la Commissione regionale per le pari opportunità della Toscana, in collaborazione con la Società Italiana delle Storiche e con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze. Vengono premiate due tesi di laurea magistrale o di dottorato, in lingua italiana, inglese o francese, di storia delle donne e storia di genere, su argomenti relativi a periodi compresi tra l’Antichità e l’età contemporanea. Il premio è così intitolato per ricordare Franca Pieroni Bortolotti (1925-1985), la storica fiorentina che, aprendo un settore di studi quasi del tutto inesplorato, dedicò le sue ricerche alla storia culturale e politica del movimento di emancipazione delle donne in Italia.

Importante donazione da parte di Corrado Ricci nel 1998 e nel 2000 costituita da circa 80 documenti tra cui libri sulla storia politica e culturale della città, atlanti granducali e carte tipografiche.

Costituito da circa 1.300 opere tra libri, miscellanee, stampe antiche, piante topografiche di Firenze donate da Domenico Tordi nel 1930.

Carte scoperte

Tra i programmi della Sezione di conservazione e storia locale della Biblioteca occupano un posto di rilievo le attività di valorizzazione delle proprie collezioni storiche, oltre a quelle di conservazione e gestione del patrimonio. A tal fine e a completamento di un importante lavoro di recupero catalografico è stata progettata la collana "Carte Scoperte", inserita nelle edizioni di Comune Network, che si propone di valorizzare i propri fondi storici e le proprie collezioni corredati da studi, note biografiche e note critiche.

Queste pubblicazioni si dimostrano ricche di documenti interessanti non solo per studiosi e ricercatori, ma anche per tutti quei cittadini – semplici curiosi, amanti della storia di Firenze, appassionati del libro antico, che vogliono avvicinarsi al patrimonio di una biblioteca di conservazione.

Nella Collana Carte scoperte ad oggi sono stati pubblicati i seguenti volumi:

  1. Fondo Istria Fiume Dalmazia - 2000
  2. Robert Davidsohn (1853-1937): Due inediti del suo lascito fiorentino - 2000
  3. Per una festa di compleanno: saggi in onore di Geno Pampaloni - 2001
  4. Il Fondo Gigliucci presso la Biblioteca Comunale Centrale di Firenze - 2003
  5. Il lascito Tordi - 2003
  6. Il Fondo Franca Pieroni Bortolotti - 2003
  7. Il Fondo Istria Fiume Dalmazia - 2004
  8. Il lascito Boncinelli - 2005
  9. Almanacchi, Lunari, Calendari, Strenne - 2006
  10. Le edizioni del XVI secolo della Biblioteca - 2008
  11. Invito a nozze. I nuptialia della Biblioteca delle Oblate - 2009
  12. La voce del governo. Leggi e bandi del XVI secolo - 2010
  13. La Biblioteca di Giuseppe Conti - 2011
  14. Il dono Andrea Corsini - 2016
  15. Firenze per Orazio Barbieri. La Resistenza e oltre... - 2018

Inoltre è stata pubblicata, per i tipi della casa editrice Olschki "Robert Davidsohn (1853-1937), uno spirito libero tra cronaca e storia" a cura di Wiebke Fastenrath Vinattieri e Martina Ingendaay Rodio, Firenze, Olschki, 2003

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lunedì dalle 14 alle 19 
martedì dalle 9 alle 19 
mercoledì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 23
sabato dalle 10 alle 23
Lunedì e martedì gli spazi esterni sono disponibili fino alle 20

L'help desk della Biblioteca è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 19

Sezione di conservazione
Tel: 055 261 65 13
Email: oblatestorica@comune.fi.it
Orario
da martedì a venerdì dalle 9 alle 19
sabato dalle 10 alle 14

Sezione bambini e ragazzi
Tel: 055 261 65 26
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Orario
lunedì dalle 14 alle 18.45
da martedì a venerdì dalle 9 alle 18.45
sabato dalle 10 alle 18.45

I servizi terminano 15 minuti prima della chiusura.

Il servizio di consultazione e prestito dei materiali dell'Ufficio Musei Comunali è sospeso.

Aperture straordinarie: domenica 1 e 15 dicembre dalle 10 alle 19

Giorni di chiusura: 1 e 2 novembre, 8-23- 24-25-26-30-31 dicembre, 1 e 6 gennaio 2025

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