Da Auschwitz a Firenze

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Il Memoriale ha riaperto al pubblico il 25 luglio 2023.
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Un nuovo allestimento museale, un nuovo progetto museologico, all’interno di spazi rinnovati. Il Memoriale degli Italiani ad Auschwitz torna fruibile al pubblico. E con esso il luogo a Firenze diventato sua residenza da alcuni anni, che da centro di arte contemporanea, l’Ex3, si trasforma nel Memoriale delle Deportazioni. La riapertura di questo nuovo polo culturale della Memoria, di respiro internazionale, avverrà in occasione di una data emblematica per la storia del nostro paese, martedì 25 luglio, 80° anniversario dalla caduta del regime fascista.
Monito per la memoria, simbolo tragico di una storia lontana che non deve tornare attuale, presso il centro Ex3 a Gavinana, il Memoriale italiano di Auschwitz, opera d’arte contemporanea collocata nell’ex campo di sterminio e poi smantellata, che qui ha trovato una nuova casa.
Il Memoriale degli Italiani fu voluto, progettato e collocato nel Blocco 21 del campo di Auschwitz dall’Aned (Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti) grazie alla collaborazione di un eccezionale gruppo di intellettuali tra i quali spiccavano i nomi degli architetti Lodovico e Alberico Belgiojoso, dello scrittore Primo Levi, del regista Nelo Risi, del pittore Pupino Samonà e del compositore Luigi Nono che produssero una delle prime installazioni multimediali al mondo.
Allestito ad Auschwitz nel 1979 e inaugurato nella primavera successiva, proprio 40 anni dopo viene presentato a Firenze al termine di una lunga e dolorosa vicenda che ne ha portato prima alla chiusura al pubblico e poi alla minaccia di smantellamento da parte della direzione del museo. Oggi quindi l’opera ‘rinasce’ grazie a un complesso progetto che ha visto lavorare fianco a fianca Comune di Firenze, Regione, Ministero per i Beni e le attività culturali e la stessa Aned, proprietaria dell’opera, con il sostegno decisivo di organizzazioni come la Fondazione Cr Firenze, Firenze Fiera, Unicoop Firenze, Studio Belgiojoso, Cooperativa archeologia. K-Array, Tempo Reale.
L’ Aned, infine, si è incaricata di progettare e realizzare una prima mostra sulla storia della memoria della deportazione italiana lungo i decenni, che ora è visibile al piano terra della struttura.
Via Donato Giannotti 75/81
Visite gratuite con percorso guidato su prenotazione
Prenotazioni
Partecipazione gratuita, prenotazione obbligatoria
pubblico: info@musefirenze.it 055 2768224
scuole: didattica@musefirenze.it 055 2616788