I fondi dell'Archivio storico
L’Archivio storico conserva come nucleo principale tutti i documenti prodotti e ricevuti dall'amministrazione locale fiorentina dall'anno della sua istituzione avvenuta con l'editto di Pietro Leopoldo del 20 novembre 1781, fino al 1960.
A questo nucleo di documenti si sono aggiunti nel tempo numerosi fondi pervenuti per soppressione degli enti produttori, per deposito o donazione oltre ad un cospicuo Fondo disegni comprendente gli elaborati grafici provenienti dagli uffici tecnici comunali. Il patrimonio documentario ammonta a circa 35.000 unità archivistiche ed a 47.500 elaborati grafici conservati nel Fondo disegni.
Comune di Firenze
Il nucleo documentario principale dell'Archivio è ripartito nei tre fondi che ripercorrono la storia dell'Amministrazione cittadina: quello della "Comunità di Firenze", dal 1782 al 1865; quello della "Mairie di Firenze" dal 1808 al 1814 e, infine, quello del "Comune di Firenze", a partire dal 1865.
Estremi cronologici | 1782 – 1865 |
Consistenza | 1390 unità archivistiche |
Il fondo conserva la documentazione prodotta e ricevuta dall'amministrazione locale dalla sua istituzione, avvenuta con l'editto di Pietro Leopoldo del 20 novembre 1781 fino al 1865, quando la Legge di unificazione amministrativa comunale e provinciale 20 marzo 1865 n. 2248 dà un nuovo assetto amministrativo all'ente locale. Il fondo raccoglie le serie delle Deliberazioni magistrali e consiliari, degli Atti magistrali, delle Elezioni, del Carteggio del cancelliere, del Carteggio del gonfaloniere, della Finanza, dei Mercuriali, dell'Arruolamento militare, oltre a documentazione sull'aggiornamento del catasto ed a filze speciali relative allo sviluppo urbanistico della città, come la costruzione dei nuovi quartieri delle Cascine e presso il Forte S. Giovanni Battista, l'allargamento di via Calzaioli e la demolizione dell'arco presso il ponte S. Trinita.
Ampiamente documentate sono inoltre le prime iniziative d'istruzione pubblica promosse dai granduchi lorenesi e la realizzazione di feste per le varie ricorrenze di corte con fuochi d'artificio e corse di cavalli, come pure i tragici avvenimenti dell'alluvione del 1844 e dell'epidemia di colera del 1854.
Estremi cronologici | 1808 – 1814 |
Consistenza | 138 unità archivistiche |
Il fondo raccoglie gli affari istruiti dalla Mairie di Firenze dal 1808 al 1814, dall’atto cioè della sua istituzione in seguito all’annessione della Toscana all’Impero francese fino alla restaurazione del Governo granducale. Oltre alle leggi, ai regolamenti, alle deliberazioni e al carteggio dei vari bureaux sono di grande interesse storico, demografico e statistico i registri relativi al Censimento della popolazione del 1810, che forniscono una grande quantità di dati sulla popolazione fiorentina dell'epoca.
Con Senatoconsulto del 24 maggio 1808, la Toscana divenne parte integrante dell’Impero napoleonico ed il suo territorio fu diviso nei tre dipartimenti dell’Arno, dell’Ombrone e del Mediterraneo. Firenze cessò così di essere capitale dello Stato, la vecchia legislazione leopoldina - passata indenne attraverso gli anni del fittizio Regno d’Etruria (1800-1808) - fu definitivamente abolita e fu imposta la legislazione francese. La Comunità di Firenze, sorta nel 1781, si trasformò così in una Mairie, il comune francese, amministrato da un maire, un pubblico funzionario nominato direttamente dall’imperatore ed unico responsabile dell’amministrazione locale. A fianco del maire vi era un Consiglio comunale, che a differenza del vecchio Consiglio generale delle Comunità leopoldine, non aveva alcun potere, essendo un organo puramente consultivo che si riuniva una volta all’anno, il 15 di maggio e le cui sessioni duravano non più di 15 giorni. Sovraordinato rispetto al maire vi era poi un prefetto di nomina governativa con competenze su tutto il dipartimento dell’Arno e compiti di controllo sull’amministrazione municipale. Si passa così, da un organo collegiale rinnovato anno per anno, con il vecchio sistema dell'estrazione, ad un funzionario governativo nominato dal potere centrale, con mansioni anche politiche oltre quelle strettamente amministrative.
Fra i numerosi documenti che costituiscono il fondo della Mairie, sicuramente di grande interesse demografico, socio - economico e urbanistico, sono i sette registri del Censimento della popolazione del 1810, nei quali sono annotati dati di carattere anagrafico relativi alla popolazione fiorentina. La rilevazione viene condotta sulla base della numerazione civica cittadina, dal numero 1 al numero 8028, istituita dalla nuova amministrazione nel 1808.
Tramite lo studio dei dati forniti dai sette registri è possibile ricavare indicazioni sulla struttura della famiglia fiorentina nei primi dell'800 e sulle attività economiche dei vari ceti sociali, oltre che sui movimenti di immigrazione dovuti ai lavori stagionali.
Estremi cronologici | 1865 –1979 |
Consistenza | 20800 unità archivistiche |
Il fondo del Comune di Firenze accoglie la documentazione prodotta e ricevuta dall’amministrazione locale, a partire dalla sua istituzione secondo il dettato della Legge di unificazione amministrativa comunale e provinciale del 20 marzo 1865 n. 2248 e del successivo Regolamento dell’8 giugno 1865 n. 2321.
Dopo le elezioni comunali dell’8 settembre, con notificazione del Prefetto di Firenze, si costituisce nell’ adunanza del 30 settembre 1865 il nuovo Consiglio comunale guidato dal Sindaco Luigi de Cambray-Digny, capo del Comune e ufficiale del governo nominato direttamente dal re.
La legge comunale e provinciale viene modificata da quelle successive promulgate nel 1889, 1898, 1908 con i relativi regolamenti attuativi, nonché da quelle del 1915 e 1934.
Nel 1897, una circolare del Ministero dell’interno detta le norme sulla tenuta degli atti d’archivio e sulla loro classificazione; tuttavia non avendo il Comune di Firenze adottato tali norme, il lavoro di riordinamento del fondo si è basato sulla ricostruzione delle serie archivistiche così come sono state ordinate dai vari uffici.
Alla serie delle Deliberazioni degli organi amministrativi e a quella di contenuto più generale costituita dagli Affari sfogati con i relativi strumenti di corredo, si aggiungono le serie delle Elezioni, della Guardia nazionale, della Finanza, ecc.
Tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento si assiste alla costituzione di singoli uffici per ogni specifica funzione amministrativa: Anagrafe, Belle arti, Biblioteca e Archivio storico, Giardini e passeggi pubblici, Lavori pubblici, Affari legali, Leva militare, Personale, Pubblica istruzione, Servizio di igiene. Di conseguenza la documentazione delle relative serie archivistiche assume proporzioni tali, sia dal punto di vista quantitativo che storico- amministrativo, da poter costituire quasi dei sub-fondi. Nel riordinamento del materiale appartenente a ciascun ufficio sono state reinserite quelle che una volta erano chiamate Buste speciali degli Affari del Sindaco, ricche di lettere ufficiali, minute, atti legali, progetti, permessi e disegni che documentano non solo i maggiori eventi storici, ma la stessa vita quotidiana della città
Da sottolineare, fra la preziosa documentazione conservata, i piani regolatori che hanno definito l’assetto urbanistico della città, i progetti di opere come lo stadio comunale e i ponti sull’Arno, le concessioni edilizie, i restauri di monumenti come pure le licenze per attività commerciali cittadine, l’organizzazione delle moderne scuole comunali, l’assistenza ai poveri e ai malati indigenti.
Comuni limitrofi
Documentazione relativa alle amministrazioni locali accorpate al Comune di Firenze fra la fine dell’Ottocento e i primi trent’ anni del Novecento
MAIRIE POI COMUNITÀ DI LEGNAIA | ||||||||
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SALDI DEI POPOLI | ||||||||
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MAIRIE POI COMUNITÀ DEL PELLEGRINO | ||||||||
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MAIRIE POI COMUNITÀ DI ROVEZZANO | ||||||||
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COMUNITÀ POI COMUNE DI BROZZI | ||||||||
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Documentazione iconografica
Materiali grafici provenienti, in prevalenza, dai vari uffici tecnici comunali a partire dalla seconda metà dell'800 o da enti soppressi la cui documentazione è conservata in Archivio.
Estremi cronologici : 1782-1960
Consistenza : 47.500 unità archivistiche
Nell’ambito dell’attività di recupero del materiale di pertinenza dell’Archivio storico sono stati acquisiti, dai vari uffici tecnici comunali, un considerevole numero di elaborati grafici, prodotti prevalentemente dalla seconda metà dell’800 alla prima metà del ‘900.
Dalla legge comunale e provinciale del 1865, attraverso le successive leggi e regolamenti interni del comune, si assiste alla istituzione dei vari uffici competenti in materia di lavori pubblici ed ai cambiamenti delle loro denominazioni: Uffizio d’Arte, Uffizio Lavori pubblici, Uffizio Tecnico ecc.; l’intensa e specifica attività di questi ha dato vita ad una ricca ed interessante produzione di documenti iconografici che costituiscono il Fondo disegni dell’Archivio Storico, per un totale di circa 47.500 elaborati, sottoposto nel corso degli anni a microfilmatura e digitalizzazione.
La tecnica di realizzazione più utilizzata è quella dell’acquerello su cartoncino o su carta telata e spesso il risultato è tale da poter affermare di custodire piccole opere d’arte.
Durante il periodo di Firenze capitale d’Italia profonde furono le trasformazioni urbanistiche previste dal nuovo piano regolatore d’ampliamento di Giuseppe Poggi e dal piano edilizio affidato a Luigi Del Sarto, basti pensare alla realizzazione dei viali e del piazzale Michelangelo, ai nuovi quartieri del Maglio e della Mattonaia, alle numerose opere pubbliche, quali i mercati cittadini di S. Lorenzo e di S. Ambrogio, ai nuovi macelli pubblici ed al mercato del bestiame, alla costruzione del cimitero di Trespiano o dell’ospedale per le malattie infettive. Imponenti furono gli interventi legati alla sistemazione del centro storico …da secolare squallore a nuova vita restituito ed alla realizzazione di opere idrauliche.
Ben documentata è anche l’attività della prima metà del XX secolo, con le costruzioni del nuovo quartiere del Campo di Marte, del quartiere industriale di Rifredi e il risanamento di quelli di S. Croce e di S. Frediano.
Del periodo fascista si conservano i progetti dello stadio Giovanni Berta e della Casa del Balilla, oltre ai bozzetti per l’allestimento dei festeggiamenti in onore della visita di Hitler a Firenze nel 1938, nonchè tutta una serie di progetti relativi all’edilizia scolastica e numerosi, quanto interessanti, progetti non realizzati di edilizia pubblica.
Altri Fondi
La documentazione proviene da enti soppressi o per donazioni o lasciti di privati.
DESCRIZIONE DI ALCUNI DEI PRINCIPALI FONDI CONSERVATI:
CONGREGAZIONE DI S. GIOVANNI BATTISTA SUL SOCCORSO DEI POVERI | ||||||||
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CONGREGAZIONE DI CARITÀ DEL COMUNE | ||||||||
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ENTE COMUNALE DI ASSISTENZA | ||||||||
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SCUOLE LEOPOLDINE | ||||||||
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SPEDALE DI S. GIOVANNI DI DIO | ||||||||
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TEATRO NICCOLINI "ACCADEMIA DEGLI INFUOCATI" | ||||||||
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TEATRO ALFIERI "ACCADEMIA DEI RISOLUTI" | ||||||||
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SOCIETÀ ANONIMA EDIFICATRICE | ||||||||
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ISTITUTO NAZIONALE SORDOMUTI | ||||||||
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COMITATO FIORENTINO PER L'ASSISTENZA AI CIECHI DI GUERRA | ||||||||
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OPERA NAZIONALE MATERNITÀ E INFANZIA | ||||||||
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CONSORZIO PROVINCIALE DEI PATRONATI SCOLASTICI | ||||||||
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PATRONATO SCOLASTICO COMUNALE | ||||||||
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