Il Forte è momentaneamente chiuso al pubblico, come di consueto riaprirà in primavera.
Comunicazione per i visitatori
In seguito all'Ordinanza del Ministro della Salute del 28 aprile 2022 "Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'epidemia da COVID-19 concernenti l'utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie", per accedere ai musei civici, alle biblioteche comunali e all'archivio storico l'uso delle mascherine è tuttora raccomandato.
Oltre a essere uno dei punti più panoramici della Città, è una pregevole opera architettonica realizzata alla fine del Cinquecento da Bernardo Buontalenti per volontà di Ferdinando I dei Medici. Rappresenta l’ultima tappa del Corridoio Vasariano, nato per collegare Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti e al Giardino di Boboli tramite una serie di corridoi, ponti e giardini. Dal 2013 è sede di mostre di arte contemporanea internazionale.
Mostre
Anche per l’estate 2021 il Forte di Belvedere punta sulla fotografia con un progetto dal titolo quanto mai evocativo e attuale: Ieri, oggi, domani. Italia autoritratto allo specchio, un progetto del Museo Novecento nato sotto la direzione artistica di Sergio Risaliti. Si tratta di due grandi mostre fotografiche allestite nei tre piani della palazzina del Buontalenti. Il 25 giugno (fino al 10 ottobre 2021) aprono al pubblico in contemporanea “Italiae. Dagli Alinari ai maestri della fotografia contemporanea”, nata da un’iniziativa del Ministero degli
Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, prodotta da Fratelli Alinari Idea SpA, promossa Fondazione Alinari per la Fotografia (organismo fondato dalla Regione Toscana per la conservazione, gestione e valorizzazione del patrimonio fotografico Alinari) e curata da Rita Scartoni e Luca Criscenti e “Pienovuoto” di Massimo Vitali, curata dallo stesso Risaliti.
“Pienovuoto”, vede invece coinvolto il grande fotografo Massimo Vitali, noto al mondo intero per i suoi scatti ‘metafisici’. Le foto in mostra sono un ritratto della nostra società contemporanea tra solitudini, moltitudini, spazi pieni, assembramenti e spazi vuoti, dove la natura o le città sembrano aver isolato pochi sopravvissuti nel mezzo di architetture e paesaggi grandiosi, sublimi, che dominano ancora incontrastati la vita.