
Comunicazione per i visitatori
In ottemperanza alle disposizioni governative vigenti volte a contrastare l'emergenza sanitaria i musei civici fiorentini sono momentaneamente chiusi al pubblico
La Fondazione Salvatore Romano è aperta il sabato e il lunedì con orario dalle 10 alle 17, la domenica dalle 13 alle 17. Vi si accede con un biglietto cumulativo Cappella Brancacci + Fondazione Salvatore Romano
Nel 1946 Salvatore Romano donò al Comune di Firenze circa settanta oggetti d’arte della sua collezione, affinché venissero esposti nel cenacolo di Santo Spirito, per onorare i suoi natali e rendere omaggio alla città che lo aveva accolto. Le opere furono scelte in funzione della loro destinazione e sistemate nel cenacolo dallo stesso antiquario, a fronte dell’impegno del Comune a garantirne la perpetua inamovibilità.
L’originale allestimento, improntato alla ricerca di equilibrio e simmetria, gioca sull’accostamento o la contrapposizione di opere che, seppure di varia provenienza e diverso valore artistico, si combinano tra loro e con l’ambiente circostante per via di analogie di forma, contenuto e destinazione d’uso. Denominatore comune della maggior parte degli oggetti è il loro stato di frammenti di complessi monumentali smembrati, testimoniato da tutte le vecchie mancanze e tracce d’uso con le quali Salvatore volle esporli. Capitelli, resti di colonne e mobili d’epoca fungono da supporti, insieme a semplici basamenti in legno.
La donazione non interruppe il legame che univa il collezionista a queste opere, giacché Salvatore non solo diresse il nuovo museo fino alla morte, ma ottenne perfino di essere tumulato nel sarcofago che si erge verso il fondo del cenacolo.
Nel panorama dei musei fiorentini, la raccolta si distingue per il suo cospicuo nucleo di sculture medievali che, per ampiezza e varietà, può essere confrontato solo con quello del Museo Stefano Bardini.
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