Iniziative di valorizzazione documentaria

Carte in vista

Carte in vista è il nome delle iniziative espositive finalizzate alla valorizzazione e alla conoscenza del patrimonio documentario allestite dall'Archivio nei locali espositivi al piano terreno della propria sede con ingresso dal civico 35 di Via dell'Oriuolo.

 

Iniziative di valorizzazione in corso

dal 25 ottobre 2024 al 18 gennaio 2025

In occasione dell’80° anniversario della distruzione dei ponti e dei lungarni di Firenze avvenuta nella notte fra il 3 e il 4 agosto 1944, l’Archivio storico presenta la mostra Ricostruzione della memoria. Memoria della ricostruzione.

Sarà esposta una selezione di disegni e documenti conservati presso l’Archivio che raccontano l’attività dell’Amministrazione comunale per avviare la ricostruzione delle zone distrutte dalle mine tedesche a partire dal dibattino su una nuova visione di città, al Concorso di Progettazione bandito nel 1945, il referendum proposto ai cittadini per individuare i progetti migliori, fino alle soluzioni urbanistiche e architettoniche scelte, visibili ancora oggi per le strade della nostra città.

Per ulteriori dettagli

VISITE GUIDATE :

Si comunica che saranno organizzate nelle seguenti date delle visite guidate su prenotazione (max 20 persone)  alla mostra Ricostruzione della memoria. Memoria della ricostruzione nei mesi di novembre e dicembre 2024 e gennaio 2025.

Calendario visite guidate :

NOVEMBRE 2024 : sabato 23 novembre e sabato 30 novembre ore 15:30

DICEMBRE 2024 : sabato 7 dicembre e sabato 14 dicembre ore 15:30

GENNAIO 2025 : sabato 4 gennaio e sabato 11 gennaio ore 15:30

Per le prenotazioni scrivere a: prenotazioni.archiviostorico@comune.fi.it 

 

L'Archivio Storico del Comune di Firenze parteciperà ad Archivissima 2024 a tema "Passioni"

Il 7 giugno, in occasione della La notte degli Archivi, l'Archivio presenterà il video su “Passione per i numeri: Firenze dà I numeri (anteprima)” e sarà visibile dalle ore 18:30.

Il video mostra una breve anteprima del progetto “Firenze dà I numeri” realizzato con una geostories che si sta implementando con informazioni e immagini del Censimento francese.

Firenze dà i numeri si rivolge a cittadini curiosi e appassionati di storia della città, ma anche a studiosi e ricercatori in quanto frutto di indagini rigorose documentate dalle fonti consultate.

Il progetto si inserisce nelle attività di valorizzazione dell’Archivio Storico del Comune di Firenze e del suo patrimonio ed è realizzato in collaborazione con la Direzione Sistemi Informativi – PO Risorse Dati, Opendata, SIT, l’Ufficio Toponomastica e Statistica, FirenzeSmart-Linea Comune.

In seguito verrà data comunicazione della presentazione ufficiale ed il progetto sarà visibile e navigabile interamente.

Iniziative di valorizzazione realizzate

Una panoramica di alcune iniziative espositive realizzate è visibile nella gallery in fondo alla pagina.

Dal 7 febbraio fino al 27 marzo 2024, il ciclo di otto incontri “Profili di donne fra carte e libri” a cura di Annantonia Martorano e Valentina Sonzini, docenti del Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo (SAGAS) dell'Università di Firenze, in collaborazione con Archivio Storico del Comune di Firenze, Associazione Culturale Lucana Firenze e JLIS.it.

L'Archivio Storico del Comune di Firenze parteciperà ad Archivissima 2023 a tema "Carnet de voyage"

Il 9 giugno, in occasione della La notte degli Archivi, l'Archivio presenterà il video su “ Il David in viaggio”. Il video racconta il trasporto del David di Michelangelo da Piazza della Signoria alla Galleria dell'Accademia di Belle Arti, un progetto di Giuseppina Carla Romby.

La realizzazione del video è di Film Documentari d’Arte di Massimo Becattini per conto dell’Archivio Storico di Firenze.

Dal 14 febbraio 2023 al 4 aprile 2023 si è svolto presso l'Archivio Storico il ciclo di incontri “Profili di donne fra carte e libri” a cura di Annantonia Martorano e Valentina Sonzini, docenti del Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo (SAGAS) dell'Università di Firenze, in collaborazione con Archivio Storico del Comune di Firenze, Associazione Culturale Lucana Firenze e Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi.

Anna Banti, Elsa Morante, Goliarda Sapienza, Sibilla Aleramo e molte altre ancora. Figure femminili che hanno segnato il panorama letterario italiano sono state protagoniste di otto appuntamenti tra febbraio e aprile per riscoprire le loro vite appassionanti attraverso la lente conoscitiva delle loro carte e dei loro libri.

Il Progetto partito nel 2021 -NAPOLEONE 2021. FIRENZE LA CITTA' SOGNATA -  ha coordinato e promosso iniziative organizzate da alcune istituzioni e associazioni culturali presenti sul territorio fiorentino al fine di celebrare il bicentenario della morte di Napoleone, inserendole in un progetto che ha riunito tutti i contributi scientifici e culturali da presentare al vasto pubblico.Il 2021, l'anniversario della morte di Napoleone Bonaparte ha portato ad una riflessione su alcuni aspetti del ruolo che l'Impero dei francesi ebbe sulle scelte politiche (amministrative e militari), economiche e culturali in Toscana.

La Toscana del Granducato, grazie al rapporto privilegiato garantito dai legami dinastici con gli Asburgo-Lorena, aveva conosciuto, con Pietro Leopoldo, una stagione di significativo rinnovamento che già il successore Ferdinando III, anche in relazione alle nuove situazioni interne e internazionali, cominciò a ridimensionare, fino a giungere drammatico periodo del 1799, caratterizzato da scelte reazionarie.

Con le celebrazioni napoleoniche del 2021, è stato intrapreso dalla prof.ssa Giuseppina Carla Romby (Università di Firenze) un lavoro di ricerca, in accordo con Archivio Storico del Comune di Firenze, Archivio di Stato, Università degli studi di Firenze-DIDA e Museo Stibbert di Firenze, che ha consentito di creare una mappa interattiva della Firenze napoleonica "Belle Ville de Florence" per ripercorrere i cambiamenti urbanistici progettati per quel periodo.Con l'occupazione napoleonica e l'annessione all'Impero francese, nel 1808, la Toscana cambiò il proprio assetto amministrativo e le comunità divennero "Mairies".

L’Archivio Storico conserva il fondo della 'Mairie de Florence' che raccoglie gli affari istruiti dall'amministrazione cittadina dal 1808 fino al ritorno del granduca Ferdinando III nel 1814.

Nel corso de “La Notte degli Archivi 2022” è stato presentato questo strumento multimediale che, grazie ai riferimenti puntuali ai documenti d'archivio e alle ricostruzioni in 3D degli edifici più significativi, consentirà (non solo a un pubblico di specialisti) di scoprire quali cambiamenti fossero stati "sognati" per la "belle ville de Florence".

I progetti urbanistici dell’amministrazione francese per la “belle ville” de Florence fra il 1808 e il 1814

Il video La città sognata - ideato da Giuseppina Carla Romby e realizzato da Massimo Becattini - nasce dalla collaborazione fra l’Archivio Storico, l’Archivio di Stato, l’Università e il Museo Stibbert e propone un viaggio nella Firenze napoleonica.

L’Archivio Storico conserva il fondo della 'Mairie de Florence' che raccoglie gli affari istruiti dall'amministrazione cittadina dal 1808 fino al ritorno del granduca Ferdinando III nel 1814.

Il video è visibile sulla piattaforma YouTube del Comune di Firenze.

Saunterings in Florence / In giro per Firenze
La città nelle fotografie d'architettura dell'Ottocento

Una passeggiata virtuale nella Firenze ottocentesca
A cura di Gabriella Carapelli con la collaborazione dello Staff dell'Archivio Storico
11 ottobre - 20 dicembre 2019 - Ingresso gratuito
Orario: dal lunedì al venerdì, 10 - 13
Dal 6 novembre, il mercoledì e il giovedì anche 15 - 17.
SCARICA LA LOCANDINA DELLA MOSTRA

Il Medioevo ritrovato. San Miniato al Monte: i restauri ottocenteschi e la costruzione del cimitero monumentale
Archivio storico - Spazi espositivi
19 giugno-19 luglio / 9-20 settembre 2019

Guarda la visita virtuale

Il mito di Dante, padre della lingua, assurge a simbolo di un medioevo rivisitato in chiave nazionale e la moda medievale si diffonde a Firenze e in Toscana segnando, nel centro e nelle nuove periferie, il volto architettonico della città fra '800 e '900. L'iniziativa è stata curata, per l'Archivio Storico, da Gabriella Carapelli.
L'esposizione virtuale si compone di:
- un VIDEO realizzato da Massimo Becattini di Film documentari d’arte, sia in lingua italiana che inglese;
- quattro sezioni espositive:
   I -    Un monumento per Dante 
   II -   La casa di Dante
   III -  Medioevo mon amour
   IV - Il centenario del 1921 e la nuova edilizia in carattere medioevale
Il “Quaderno dell’Archivio” n. 22, dedicato ai temi dell’esposizione virtuale, è scaricabile dalla sezione Risorse digitali / Pubblicazioni.

La scheda dell'iniziativa sul portale delle celebrazioni per il settecentenario di Dante

14 marzo - 30 maggio 2019

Realizzata da Fondazione Giorgio La Pira in collaborazione con Comune di Firenze.  A cura di Pier Luigi Ballini
 

Dal 28 marzo al 25 maggio 2018

Coordinamento scientifico: Giuseppina Carla Romby e Carla Sodini

Scarica la locandina

- Nel contesto dell'esposizione è stato realizzato un ciclo di incontri con la collaborazione della Società Toscana per la Storia del Risorgimento

Scarica il programma del ciclo di incontri

Le bandiere di Curtatone e Montanara
Giovedì 3 maggio, ore 17.00

Francesco Mazzoni (Società Toscana per la Storia del Risorgimento)

Un Esercito Italiano e non tutto piemontese
Giovedì 10 maggio, ore 17.00

Giulio M. Manetti (Archivio Storico del Comune di Firenze)

Il Fondo De Laugier della Biblioteca e Archivio del Risorgimento
Giovedì 24 maggio, ore 17.00

Luca Brogioni (Archivio Storico del Comune di Firenze)
Sandro Rogari (Società Toscana per la Storia del Risorgimento)

Nel contesto dell'esposizione è stato realizzata un'iniziativa promossa da: 3^ Commissione Consiliare Urbanistica

Le strutture militari dismesse e il loro riuso
Giovedì 24 maggio, ore 15.00

Sala Conferenze Info Point Stazione, Piazza Stazione
Interventi di: Leonardo Bieber, Giuseppina Carla Romby, Marco Dezzi Bardeschi, Giovanni Bettarini, Valerio Tesi, Carlo Francini, Serena Biancalani, Emanuela Benedetti, Fabrizio Rossi Prodi, Paolo Barberis.

21 giugno-20 luglio e 17 settembre-19 ottobre 2018 

In occasione dei 150 anni della Sezione di Firenze del Club Alpino Italiano

A cura della Sezione Fiorentina del CAI
In collaborazione con SDIAF

2-22 novembre 2017

Mostra documentaria in collaborazione con ISRT - Istituto Storico Toscano della resistenza e dell'età contemporanea

Locandina della mostra

Quaderno Piero Calamandrei intellettuale democratico nella Firenze del dopoguerra

 A cura di della Società Geografica Italiana in occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario della sua fondazione

Visita virtuale della mostra a cura di SGI

26 ottobre 2016 - 31 gennaio 2017

In mostra alcune delle più significative foto consegnate dai cittadini nell'ambito del progetto La tua storia la nostra storia. L'esposizione intende far ricordare quell'evento a chi l'ha vissuto e tramandarne la memoria visiva a chi ne ha solo sentito parlare. Un evento che ha segnato profondamente la vita dei fiorentini e ha dato inizio a una profonda trasformazione della città.

Manifesto della mostra

Con il progetto La tua storia la nostra storia l’Archivio Storico del Comune di Firenze, in collaborazione con appassionati volontari e con l’aiuto di tutti i fiorentini, ha raccolto le foto conservate negli album di famiglia di quei cittadini che hanno voluto condividere la loro storia  facendola diventare una parte della più vasta storia della città.

 

18 novembre 2015 - 19 febbraio 2016

I documenti e i progetti per i nuovi mercati di Firenze Capitale: Il Mercato Centrale di San Lorenzo e i mercati di San Frediano e Sant'Ambrogio

La costruzione dei nuovi mercati cittadini fu un episodio centrale della trasformazione urbana di Firenze nel corso dell'Ottocento. Con l'Unità d'Italia, la città, che per secoli aveva conservato l'impianto urbanistico medievale, iniziò una serie di profondi mutamenti per trasformarsi, allargarsi, modernizzarsi. Quei mutamenti subirono una accelerazione quando, nel 1865, la città divenne capitale del nuovo Regno: nessuno pensava che il ruolo di capitale si sarebbe esaurito in soli cinque anni e i progetti per fare di Firenze una moderna città europea furono percepiti come irrinunciabili e non rinviabili. Vi erano, fra questi progetti, quelli per la costruzione dei nuovi mercati delle vettovaglie in sostituzione dei mercati all'aperto e, soprattutto, del Mercato Vecchio che aveva sede nella omonima piazza destinata, dopo esser stata "restituita a nuova vita", a divenire più larga e borghese e ad assumere il nome del primo re d'Italia. Era stato l'architetto Giuseppe Poggi, a sottolineare la necessità dei nuovi mercati individuandone l'ubicazione ai margini del centro cittadino, in corrispondenza con le nuove zone di espansione dentro e fuori le vecchie mura destinate alla distruzione per lasciare spazio ai nuovi boulevards. Destino volle che, nel 1870, un'insperata congiuntura internazionale permettesse il trasferimento a Roma della capitale. Così i progetti predisposti per la trasformazione di Firenze furono messi in cantiere quando la capitale se n'era già andata: fra questi, anche i nuovi mercati progettati dall'architetto milanese Mengoni e destinati, anche per i moderni materiali usati, ferro e vetro - a rimanere come elemento caratteristico della Firenze ottocentesca e come testimonianza principe della trasformazione urbana e sociale delle città.

Locandina della mostra

Quaderno Dal Mercato Vecchio ai nuovi mercati

Video Dal Mercato Vecchio ai Nuovi Mercati di Firenze Capitale: ricostruzione 3D

29 luglio - 30 novembre 2014

In occasione del 70º anniversario del passaggio della guerra e della Liberazione della città: 1944-2014

Settembre 1943, settembre 1944: sono i dodici mesi nei quali la guerra - fino ad allora presente solo con lo strascico dei suoi lutti – fece il suo ingresso a Firenze. Con i bombardamenti sulle zone periferiche e, infine, con il passaggio del fronte, le singole tragedie individuali e familiari si trasformarono in un'unica, grande, tragedia collettiva destinata a sconvolgere uomini e cose ed a cancellare, insieme alla vita di molti cittadini anche preziose testimonianze di arte e di storia, simboli inanimati ma vivi della memoria e dell'identità cittadina.
Quel tremendo periodo della storia della città ebbe il suo culmine nel mese di agosto del 1944 quando la Battaglia di Firenze infuriò per le vie e le piazze seminando morte e desolazione. La distruzione degli storici ponti sull'Arno - nella notte fra il 3 e il 4 agosto - fu il segno indelebile lasciato da quella battaglia. Un segno che assurge a simbolo:   i ponti distrutti rappresentano, infatti, tutti i legami - umani, sociali, identitari e storico-culturali - che la guerra ruppe e disperse. 

Visita virtuale della mostra

Manifesto della mostra

13 marzo - 11 aprile 2014

A cura di:   Associazione per una Fondazione per una memoria viva di San Salvi "Carmelo Pellicanò"

Quaderno Le radici del futuro

Locandina della mostra

19 dicembre 2013 - 3 febbraio 2014

A cura di Marco Dezzi Bardeschi
Nell'ambito della mostra Autenticittà promossa da Regione Toscana e Accademia delle Arti del Disegno

La casa abitata e la città del Novecento
(learning from Pier Luigi Nervi)

La città oltre la città 
In collaborazione con l'Archivio Storico del Comune di Firenze

Visita virtuale della mostra

Manifesto della mostra

24 ottobre - 10 dicembre 2013

In occasione del centenario della nascita di Vasco Pratolini, l’Archivio  della città intende offrire ai fiorentini un percorso espositivo che possa far rivivere i luoghi e i tempi dei romanzi pratoliniani. Spazio privilegiato di questo ideale percorso nella memoria è soprattutto il quartiere di S. Croce dove è ambientato l’omonimo romanzo Il Quartiere.

“Noi eravamo contenti del nostro Quartiere …Panni alle finestre, donne discinte. Ma anche povertà patita con orgoglio, affetti difesi con i denti. Operai e più propriamente, falegnami, calzolai, maniscalchi, meccanici, mosaicisti. E bettole, botteghe affumicate e lucenti, caffè novecento. La strada. Firenze. Quartiere Santa Croce.”

Visita virtuale della mostra

Manifesto della mostra

17-30 settembre 2013

Iniziativa espositiva realizzata in occasione dei mondiali di ciclismo 2013 a Firenze

Visita virtuale della mostra

Manifesto della mostra

Estratto dal Quaderno Biciclette in archivio

25 settembre - 31 ottobre 2012

Nel maggio del 1938, il cancelliere del Reich, Adolf Hitler, restituì la visita di stato che Benito Mussolini aveva fatto in Germania nel settembre dell'anno precedente. Mussolini era rimasto colpito dall?immagine di efficienza e perfetta organizzazione che il regime nazista, instauratosi da soli 4 anni, riusciva a trasmettere: un'immagine che riproponeva la tradizionale superiorità organizzativa tedesca, sviliva l'azione del regime suggellata dalla recente conquista dell'Etiopia e rendeva palese il cambiamento dei rapporti di forza a favore della nuova Germania nazista. Per contrastare l'affermarsi della potenza del Reich non rimaneva, ormai, che il tentativo di stare al passo manifestando un uguale grado di efficienza: su questo presupposto fu organizzato il viaggio in Italia del cancelliere tedesco; per questo, a Roma e a Napoli - le altre città interessate dalla visita - si cercò di mettere in mostra la grandezza della nuova Italia imperiale attraverso un'immagine di potenza che riflettesse il più possibile quella fornita dal nuovo Reich tedesco. Non si rinunciò, tuttavia, a giuocare anche una carta sicura per marcare un punto di vantaggio: offrire all'ammirazione dell'ospite la cultura e l'arte italiana certi che questo avrebbe spiazzato e messo a dura prova il sentimento di superiorità dei gerarchi nazisti e del loro Führer, sedicente artista ed ex pittore. Fu Firenze, tappa conclusiva della visita, ad assumersi il compito di rappresentare la supremazia culturale italiana. Così, per tre mesi, a partire dal 7 febbraio 1938 - giorno in cui con deliberazione dell'allora Podestà Paolo Venerosi Pesciolini fu costituito dal Comune un apposito "Ufficio festeggiamenti" - Firenze fu un enorme cantiere: si rifecero lastrici e facciate, si acquistarono bandiere e stendardi, si fecero fabbricare arazzi e drappi si costruirono fontane e copie in gesso e cartapesta di opere rinascimentali. Nelle intenzioni, la città doveva apparire come la vivente rappresentazione della cultura italiana dal Medioevo dei liberi comuni alla fioritura e all'affermazione del Rinascimento: una rappresentazione posticcia che dimenticava l'Umanesimo e serviva solo a manifestare l'estremo tentativo di Mussolini di compensare la perdita del suo primato politico e militare facendo risaltare il primato culturale del proprio paese.

Visita virtuale della mostra

Materiale informativo sulla mostra

Quaderno n.1 - Firenze 9 maggio 1938

Quaderno n. 4 - La primavera violentata

l'Archivio partecipa a...

Supporto alla ricerca, collaborazioni, partecipazioni

Il Centro di documentazione sulle alluvioni di Firenze è parte integrante del Sistema Bibliotecario d’Ateneo e nasce in continuità con il Progetto Firenze 2016 promosso dall’Università degli Studi di Firenze in vista del cinquantenario dell’alluvione del novembre 1966.

Firenze, gli Asburgo e la bellezza sull'Arno.  Un documentario di Gernot Stadler e Björn Kölz - GS FILM - ORF – 3Sat.

"... il segreto della grande bellezza fiorentina e del Rinascimento sta nelle sue rocce e nella sua storia geologica". Regia di Luca Lepone. Conduce Mario Tozzi. RAI 3.

La puntata del 18/12/2021 è visibile (Link sottostante) previa registrazione sul sito di Rai Play.

Il Centro di Documentazione Musicale della Toscana, promosso da Regione Toscana e Scuola di Musica di Fiesole, vuole offrire un supporto alle attività di gestione e di catalogazione della musica manoscritta e a stampa conservata sul territorio.

Curating Sustainable URBAn Transformations through HERItage. Project leader Torgrim Sneve Guttormsen, The Norwegian Institute for Cultural Hertage Research (NIKU).

Percorsi tematici

Scroll to top of the page