30 novembre
Il 30 novembre la Toscana celebra solennemente la "sua" festa, esaltando il carattere rivoluzionario e anticipatore delle grandi riforme leopoldine, culminate nell’abolizione della pena di morte e della tortura nel 1786, a sottolineare i valori di civiltà di cui questa terra si è fatta storicamente interprete.
La riforma fu fortemente voluta dal Granduca Pietro Leopoldo, recependo le istanze elaborate da Cesare Beccaria nel suo fondamentale "Dei delitti e delle pene", in cui, per la prima, volta si mettevano in discussione che la crudeltà della pena e la durezza delle condizioni detentive potessero rappresentare un elemento dissuasivo, sostenendo piuttosto che la clemenza e la dignità del trattamento fossero mezzi di redenzione per il condannato.
Alla riforma penale seguì il rogo delle “Forche ovunque si trovino” e degli strumenti di tortura, segno tangibile e spettacolare dell’inizio di una nuova epoca.
Corteo dei gonfaloni
In questa ricorrenza, il Comune di Firenze organizza, con la collaborazione della Società di San Giovanni Battista onlus di Firenze e il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina e del Calcio Storico Fiorentino, un Corteo dei Gonfaloni istituzionali dei Comuni e delle Province e il Gonfalone della Regione Toscana che percorre le strade cittadine.