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archstor@comune.fi.it
L’Archivio storico è aperto con il seguente orario:
lunedì, mercoledi e venerdì, 9.00 - 14.00; martedì e giovedì, 9.00 - 17.45
La consultazione della documentazione è prevista solo su appuntamento.
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AVVISI AGLI UTENTI :
- Causa guasto tecnico all'ascensore, potrebbero verificarsi criticità nel prelievo dei documenti più pesanti dai depositi ai piani superiori.
AVVISO APERTURA MOSTRA RICOSTRUZIONE della MEMORIA, MEMORIA della RICOSTRUZIONE
dal 25 ottobre 2024 al 18 gennaio 2025
L'Archivio e la sua Storia
A partire dal 1779, il giovane granduca Pietro Leopoldo intraprende una riforma che, stabilendo la separazione fra amministrazione statale e amministrazione locale, dà vita ai comuni toscani e fra questi, nel 1781, alla "Comunità di Firenze"
L'Archivio storico conserva i documenti prodotti e ricevuti dall'amministrazione cittadina istituita con l'editto di Pietro Leopoldo del 20 novembre 1781.
Insieme ad archivi di ospedali, scuole, enti assistenziali e teatri, costituisce un patrimonio inestimabile, memoria storica della città di Firenze e dei suoi cittadini, dal XVIII al XX secolo.
Una serie di alterne vicende succedutesi a partire dagli anni immediatamente seguenti all'istituzione della Comunità, hanno segnato la storia della documentazione da questa prodotta nell'ambito dello svolgimento dei propri compiti. E' possibile ripercorrere tali vicende e con esse la storia dell'Archivio attraverso l'articolo di Giuseppe Conti, primo archivista e bibliotecario dell'Amministrazione, pubblicato sul numero di novembre 1915 del "Bullettino del Comune di Firenze".
Bullettino del Comune di Firenze - Novembre 1915 - Estratto
Nel 1963 una legge dello Stato obbligò gli enti locali ad istituire una Sezione separata d'Archivio per i documenti relativi agli affari esauriti da oltre 40 anni. A seguito di tale legge, il 6 luglio 1976, con Deliberazione di Consiglio n. 965/1111 l'Amministrazione istituì l'Archivio Storico del Comune di Firenze approvandone il relativo regolamento.
Deliberazione di Consiglio n. 965/1111
Furono così recuperati i documenti storici che giacevano ammucchiati in vari depositi: nelle soffitte delle Logge del Porcellino; nel Quartiere dei Signorini in Palazzo Vecchio; in un chiostro interno del Convento delle Oblate e nei vari uffici comunali così come nei depositi degli Uffizi dove erano stati ricoverati i documenti alluvionati nel 1966. Tutti trovarono, da allora, un'idonea sistemazione nei depositi al secondo e terzo piano di palazzo Bastogi, in via dell'Oriuolo, sede definitiva dell'Archivio: ciò permise l'inizio dell'ingente lavoro di riordinamento.
Negli anni successivi, in seguito ai versamenti, non solo degli uffici comunali, ma anche di numerosi enti soppressi, assistenziali, ospedalieri e di privati, l'Archivio storico si è arricchito di ulteriori fondi documentari di grande interesse per la città.