Il Conte di Montecristo, ultimo dei racconti deduttivi de "Le Cosmicomiche" diventa una partitura per attore e voce, dove le parole del racconto traducono geometrie che si sviluppano e ridisegnano lo spazio, fino a ricreare la fortezza di IF sull’isola prigione di Marsiglia. La metafora della prigione per scandagliare il concetto di libertà, parola sempre più fragile, che nasconde sempre più insidie, tanto facile da pronunciare quanto complessa nella sua attuazione.
Tutto in una prigione è vagliato, misurato, analizzato maniacalmente da chi vuol evadere. L’esterno, il fuori, è uno degli infiniti dettagli che influiscono, positivamente o negativamente, sull’impresa. Paradossale parlare di evasioni in un’epoca affollata dalle libertà? Oppure dovremmo iniziare a valutare seriamente le alternative di fuga?
A cura di Catalyst, compagnia e scuola di teatro
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per informazioni telefonare al numero 055 2616512 oppure scrivere all'indirizzo bibliotecadelleoblate@comune.fi.it
L'iniziativa si terrà nella Sala storica Dino Campana