Identities. Leggere il contemporaneo - Valerio Aiolli e Enzo Fileno Carabba - Calvino e Pratolini. Lettere dall’aldilà Paolo di Paolo - Rimembri ancora

Nell’ambito della rassegna IDENTITIES. Leggere il contemporaneo, giunta alla VII edizione, l’Associazione culturale La Nottola di Minerva – con il patrocinio del Comune di Firenze e il contributo della Fondazione CR Firenze – in collaborazione con Centro Studi Giuliacarla Cecchi e Fondazione Spadolini Nuova Antologia, propone:

Alle 10.00 Identità e ricordo
Valerio Aiolli e Enzo Fileno Carabba presentano

Calvino e Pratolini. Lettere dall’aldilà, reading letterario e musicale tratto da "A Firenze con Vasco Pratolini. Baci, spari e altre forme d’amore" Giulio Perrone editore e "Il giardino di Italo" Ponte alle Grazie

Letture a cura di Marcello Sbigoli
Sonorizzazioni a cura di DUO MEISSA (Giulia Fidenti e Alda Dalle Lucche, sax)

Due scrittori fiorentini presentano i “modi di vivere” di Vasco Pratolini e Italo Calvino. Si comincia con "Firenze di Vasco Pratolini". Mettendo in scena la Firenze della prima metà del Novecento, Pratolini ha narrato il cuore nero, pubblico e privato, del carattere italiano.

Rievocando libri e luoghi di questo scrittore profondo e popolare, Valerio Aiolli traccia la mappa di una città che cambia con il passare del tempo, pur rimanendo simile a se stessa. Emergono passioni, cedimenti, angoli di tenerezza inalterati; baci, spari e altre forme d’amore. Un omaggio a quella Guida sentimentale di Firenze che Pratolini aveva in mente e che non scrisse mai, ma anche un modo per ripercorrere il filo sottile che lega eventi personali e mutamenti collettivi.

Si continua con "Il giardino di Italo": Italino vive in un giardino incantato della Riviera, un «Paradiso sperimentale» ricco di piante, misurabile e misurato da due divinità — i suoi genitori — che credono nel potere razionale, etico e sociale della scienza. Mentre fuori tuona la retorica fascista, la lingua che si parla in quel giardino è seria, esatta, priva di sentimentalismi, consona alla laica compostezza che lo domina. Ma quando Italino si avvicina al mare, viene travolto da un’onda che lo capovolge, lo rimescola, gli fa capire che non siamo creature esatte ma libri abissali destinati a sprofondare nel blu. È allora che in lui si accende quella tensione perenne tra razionalità e fantasia da cui originerà una delle più limpide voci del nostro Novecento: quella dello scrittore Italo Calvino.

Alle 11.30 Rimembri ancora
"Perché amare da grandi le poesie studiate a scuola" Il Mulino

La nebbia agl’irti colli… E poi? Come faceva? È raro tornare da adulti alle poesie incontrate da studenti. Eppure, sarebbe bello scoprire come risuonano in noi. E accorgersi che la vita le ha rese più leggibili, più emozionanti, più preziose.

Nel bagaglio delle conoscenze scolastiche, insieme alle tabelline, al teorema di Pitagora, alla fotosintesi clorofilliana, rientrano anche molte poesie. C’è perfino chi, nel tempo, le ha imparate a memoria. Da «Silvia, rimembri ancora» di Leopardi a «La pioggia nel pineto» di D’Annunzio, dalle «stelle cadenti» di Pascoli al «male di vivere» di Montale, può capitare di ritrovarsi qualche verso sulle labbra, all’improvviso. Sembra che voglia dirci ancora qualcosa. Ma cosa? Paolo Di Paolo ci offre un’occasione per leggere in modo nuovo e sorprendente le poesie studiate a scuola. Seguendo piste imprevedibili, riscopre «Dei Sepolcri» come un canto carico di tenerezza e rilegge «Il cinque maggio» come un editoriale in versi. Accosta autori contemporanei come Ray Bradbury a Carducci o Yasmina Reza a Manzoni, ripensa i versi secchi di Ungaretti all’ombra delle guerre odierne. E mette in gioco anche sé stesso, la sua storia di studente, di aspirante scrittore: un romanzo mai scritto su Gozzano; le telefonate e gli incontri con i grandi del secondo ’900, Luzi, Zanzotto, Sanguineti, Spaziani… Dimostra così che l’esperienza può riempire di senso quei versi lontani e completarli nel tempo, fra amori, ferite, desideri, sogni.

Letture a cura di Marcello Sbigoli
Sonorizzazioni a cura di DUO MEISSA (Giulia Fidenti e Alda Dalle Lucche, sax)

L'iniziativa è riservata alle scuole invitate. Per informazioni telefonare al numero 055 2616512 oppure scrivere all'indirizzo bibliotecadelleoblate@comune.fi.it

L'iniziativa si terrà nella Sala conferenze Sibilla Aleramo

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