Un ciclo di incontri in forma di dialoghi dedicati alla filosofia, a cura di Biblioteca Filosofica (Società Filosofica Italiana - sezione fiorentina)
Quali differenze ci sono tra la mente umana e l’Intelligenza Artificiale? E se fossimo di fronte a una diversa razionalità? Quale filosofia e quali norme giuridiche comporterebbe? E se l’IA riuscisse a superarci?
L’intelligenza umana è un sistema complesso in cui varie forme di intelligenza interagiscono. I risultati non sono sempre razionali, ma abbiamo coscienza dei nostri limiti.
L’IA invece ha architetture dedicate però resta chiusa sul suo dominio d’applicazione, è priva di flessibilità e incapace di accedere alla comprensione del significato dei simboli che adopera. Le odierne reti neurali artificiali evitano alcuni di questi difetti ma possono portare comunque ad altri errori.
Chi esalta i progressi dell’IA rischia quindi di sottovalutare le conseguenze di queste problematiche, mentre i detrattori si affidano alla convinzione (acritica) della superiorità dell’intelligenza umana non tenendo conto delle strutture matematiche soggiacenti all’IA.
Il libro di Alberto Peruzzi, "Molto rumore per qualcosa. Come non fraintendere l’intelligenza artificiale" (Metilene 2024), si addentra in queste complesse e cruciali questioni.
A partire dal testo, l’autore, docente di Teoria della conoscenza presso l’Università di Firenze, dialoga con Gabriele Beccaria, giornalista scientifico, responsabile di "TuttoScienze" de "La Stampa".
Coordina: Marco Salucci (SFI Firenze)
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per informazioni telefonare al numero 055 2616512 oppure scrivere all'indirizzo bibliotecadelleoblate@comune.fi.it
L'iniziativa si terrà nella Sala conferenze Sibilla Aleramo