Alla Biblioteca delle Oblate un ciclo di incontri di filosofia, a cura della Biblioteca Filosofica (Società Filosofica Italiana - sezione fiorentina)
Gli incontri si svolgono alle ore 17 nella Sala conferenze Sibilla Aleramo della Biblioteca delle Oblate. L'ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per informazioni contattare la Biblioteca al numero 055 2616512 oppure scrivere all'indirizzo bibliotecadelleoblate@comune.fi.it
In occasione degli incontri su DigiToscana MediaLibraryOnline è possibile consultare una selezione di letture sui temi affrontati e più in generale su argomenti di carattere filosofico.
Programma degli incontri
// mercoledì 22 gennaio - (variazione di orario: ore 16.00)
Alberto Peruzzi, Tanto rumore per qualcosa (Metilene 2024)
Dialogano: Alberto Peruzzi e Gabriele Beccaria
Coordina: Marco Salucci (SFI Firenze)
Quali differenze ci sono tra la mente umana e l’Intelligenza Artificiale? E se fossimo di fronte a una diversa razionalità? Quale filosofia e quali norme giuridiche comporterebbe? E se l’IA riuscisse a superarci?
// mercoledì 19 febbraio
Federico Avogadro, Ernst Cassirer, l’ultimo illuminista. 1874-1945 (Carocci 2024)
Dialogano: Federico Avogrado e Paolo Bucci
Coordina: Vilma Baricalla (SFI Firenze)
La filosofia di Ernst Cassirer si attesta oggi come una tra le prospettive più attuali e rilevanti venute alla luce nell’arco dell’ultimo secolo. Muovendo dal concetto di “funzione simbolica”, le sue ricerche hanno spaziato dalla filosofia della matematica alla critica della mitologia nazifascista. Il libro ne ripercorre lo sviluppo dinamico unitario nella forma di una biografia intellettuale, dagli studi giovanili all’esilio negli Stati Uniti, passando dagli anni della Prima guerra mondiale all’impegno in difesa della fragile Repubblica di Weimar. A partire dal testo, l’autore, che insegna presso la Scuola Germanica di Milano, dialogherà con Paolo Bucci, membro del direttivo della sezione fiorentina della Società Filosofica Italiana.
// giovedì 20 marzo
Elisabetta Lalumera, Stare bene. Un’analisi filosofica (Il Mulino 2023)
Dialogano: Elisabetta Lalumera e Federico Boem
Coordina: Mariagrazia Portera (SFI Firenze – Università di Firenze)
Diverse concezioni di che cosa sia stare bene inducono a scelte differenti nelle politiche istituzionali, nella ricerca, nella clinica medica e a livello personale. La filosofia delle scienze del benessere è un ambito che si occupa della salute, del benessere e della qualità della vita nel loro uso nel settore biomedico e sociale. È pertanto fondamentale chiarire la nozione di salute come assenza di malattia e come benessere completo, le varie declinazioni filosofiche del well-being, i problemi della misurazione dello stare bene e come se ne può parlare in riferimento alla vecchiaia, alla disabilità e alle malattie croniche.
A partire dal libro l’autrice, che insegna Filosofia della Medicina e della Salute presso l’Università degli Studi di Bologna, dialogherà con Federico Boem, filosofo della scienza e ricercatore presso l’Università Niccolò Cusano.
//15 aprile
Franco Sarcinelli, Essere umano. Per un’etica del ben-essere (Mimesis 2024)
Dialogano: Franco Sarcinelli e Nadia Breda
Coordina: Gaspare Polizzi (SFI Firenze)
l nostro presente è il tempo della complessità, nel quale alle opportunità delle scienze, della medicina e dell’elettronica si associano eventi quali guerre, degrado ambientale, aumento delle diseguaglianze. A fronte di queste sfide spetta ai filosofi il compito di una valida proposta teorica. In tal senso, la radicalità di pensiero di Merleau-Ponty, innovativo rispetto alla tradizione classica (con affinità che ritroviamo in Whitehead, Jaspers, Ricoeur e Jonas) elabora un’ontologia “grezza e selvaggia”, mobile e processuale. In questo quadro riflessivo trovano composizione aporie dirimenti, quali: realismo/idealismo, natura/cultura, soggetto/oggetto. Il ragionamento viene così condotto sulla strada dello statuto dell’essere umano, che si legittima in quanto appartenente all’Essere: il suo ruolo è il presidio stesso di questa appartenenza. Il risultato conclusivo è la concezione di un orizzonte di pensiero definibile etica del ben-essere, che divenga per sempre un indifferibile principio di riferimento anche per le altre etiche applicate (bioetica, dell’ambiente, dell’IA).
A partire dal testo, l’autore, coordinatore dell’associazione “Filosofia in Circolo” di Milano, dialogherà con Nadia Breda, professore di Antropologica culturale presso l’Università degli Studi di Firenze.
// mercoledì 21 maggio
Arianna Brunori, Imputazione e colpa. L’invenzione della volontà (Quodlibet 2024)
Dialogano: Arianna Brunori e Xenia Chiaramonte
Coordina: Federica Buongiorno (SFI Firenze – Università degli Studi di Firenze)
Come si diventa colpevoli? Che cosa rende un atto umano imputabile? A tali domande il pensiero moderno, senza apparenti eccezioni, ha risposto: la volontà. L’imputazione della colpa presuppone sempre la volontarietà dell’agire; non si può imputare che la colpa commessa volontariamente. Come dimostra lo studio del pensiero antico e della teologia patristica, non solo il legame tra volontà e colpa non ha nulla di evidente e naturale, ma il rapporto tra di essi va di fatto invertito: storicamente non la constatazione del carattere volontario di un’azione ha fondato la possibilità della sua imputazione, ma, al contrario, l’esigenza di legittimare le punizioni ha portato all’elaborazione della nozione di volontà. Su questi temi, a partire dal libro, dialogheranno l’autrice, ricercatrice presso Istituto Italiano di Studi Filosofici, e Xenia Chiaramonte, sociologa del diritto e studiosa di questioni criminologiche.