Romanzi nel tempo: "Se questo è un uomo", di Primo Levi.

Un ciclo di incontri dedicati al romanzo e alla sua importanza come documento storico.

Lo storico è, principalmente, un ricercatore. Di cosa? Di fonti. Ovvero di informazioni che gli permettono di fare luce sull’oggetto della sua ricerca. Che interessino un personaggio, una regione, una nazione, un’epoca è indifferente. La cosa fondamentale è individuare i documenti e le informazioni utili a portare a termine lo studio che ha deciso di intraprendere. Nel fare il suo mestiere interagisce con molti professionisti, tutti importanti ai fini della sua attività. Ha bisogno dell’archeologo come del paleografo, chiede consiglio al geografo come al cartografo, si confronta con il medico come con il botanico. Ha, addirittura, bisogno del romanziere.

E perché proprio di un romanziere? Perché il romanziere ha la capacità di trasformare la sua opera in un documento storico. Ma come? Semplicemente creando una vicenda i cui protagonisti vivono secondo gli usi e i costumi, il modo di pensare e di agire, le speranze e le paure, i sogni e gli incubi di una epoca che lo stesso autore ha vissuto o ha conosciuto direttamente. In sostanza, nel raccontare, il romanziere fornisce allo storico ulteriori elementi per affinare la sua ricerca e per ricostruire una storia di donne e uomini passati.

Terzo appuntamento:
- Mercoledì 5 febbraio 2025, ore 17.00: "Se questo è un uomo", di Primo Levi.
Ne parliamo con Marta Baiardi, Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell'Età contemporanea.

Prossimi incontri:
- Mercoledì 12 febbraio 2025, ore 17.00: I Gattopardi e le iene. Romanzo, storia, miti di Sicilia.
Ne parliamo con Marino Biondi, Università di Firenze.

- Mercoledì 19 febbraio 2025, ore 17.00: "Niente di nuovo sul fronte occidentale", di Eric Maria Remarque..
Ne parliamo con Francesco Cutolo, Università di Firenze.

- Mercoledì 26 febbraio 2025, ore 17.00: "Piccole donne", di Louise Mary Alcott.
Ne parliamo con Eleonora Faricelli, Università La Sapienza di Roma.

In collaborazione col Dipartimento SAGAS dell’Università di Firenze.

Per informazioni telefonare allo 055710834 o scrivere a bibliotecanovaisolotto@comune.fi.it

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