Poesia come coraggio di attraversare i territori paludosi e algidi della cancellazione di sé, che la violenza di genere produce.
Poesia come parole altre per dirlo, per provare a contattare la materia incandescente della deprivazione e del dolore (“io non ho perso quello che c’era da perdere, ho perso/di più…”. “Ci sono stanze di memoria smarrita/ e cassetti rovesciati/che disturbano l’idea che avevo di me stessa”). Poesia come varco per andare oltre le sabbie mobili di certa narrazione mediatica e per aprire finestre di respiro, forgiando percezioni rigenerate del mondo, e nutrendo una soggettività strenuamente consapevole. Poesia come via per imparare di nuovo ad abitare il proprio sé.
Queste correnti pervadono l’opera poetica di Yuleisy Cruz Lezcano, autrice dei versi citati, appartenenti alla raccolta Di un’altra voce sarà la paura. Di origini cubane, Lezcano vive da tempo in Italia. La sua è una poesia tra due lingue, quella in italiano è tradotta in francese, inglese, portoghese, spagnolo, albanese.
L’incontro racchiude letture ad alta voce, un intermezzo musicale con arie liriche e accompagnamento di pianoforte e un dibattito su antiviolenza e consenso.
Intervengono: l’autrice Yuleisy Cruz Lezcano, Jacopo Chiostri, critico letterario, Eleonora Visentin, soprano, Gaia Palesati dell’Associazione culturale Do.Me.A, al piano forte Serena Di Mauro, letture a cura di Orlando Poggi - Associazione Artebellariva APS
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Per informazioni telefonare al numero 055 2616512 oppure scrivere all'indirizzo bibliotecadelleoblate@comune.fi.it
L'iniziativa si terrà nella Saletta incontri Joyce Lussu