Verso una società sempre più predatoria e approfittatrice delle disuguaglianze?
Immaginato in una Firenze futura del decennio post pandemia, il vissuto di Cecilia e Carlo è quello di una facoltosa coppia avanti con gli anni, che trascina una relazione ormai logora e esacerbata, intrisa di rancori e di misfatti reciproci. Quello che abitano, è un mondo sempre più affetto da diseguaglianze sociali profondissime, di cui non si curano affatto. Anzi. Sfruttano la loro posizione di privilegio economico non solo per accedere a costose cure per contrastare l’invecchiamento, ma anche per realizzare il volere di lei di avere un figlio. Così ricorrono a Olga, giovane madre proveniente dall’Ucraina, vedova, lontana dalla figlia e in uno stato di grave evidente fragilità.
“I cannibali” di Raffaella Nardi si addentra nella complessa tematica della gravidanza per altri con un’attenzione spiccata alla dimensione socio-politica e psicologica in cui inscrive i suoi personaggi. Come si evince dal titolo, il rapporto tra Cecilia e Carlo e la loro "Spenderin" (così, in questo futuro distopico, si chiamano, le donne assunte a contratto col cappio di una serie di benefici relativi al loro status di straniere), sarà improntato al puro cannibalismo, fisico e spirituale, alla violazione totale della psiche come del corpo della donna cui i due si sono rivolti. Ma a quale costo otterranno quello che vogliono? Quanta sofferenza causeranno a se stessi e agli altri?
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per informazioni telefonare al numero 055 2616512 oppure scrivere all'indirizzo bibliotecadelleoblate@comune.fi.it
L'iniziativa si terrà nella Sala storica Dino Campana