Drammaturgia plurilingue col cuore in quelle barche
Una drammaturgia contaminata - un mélange di napoletano tra l’arcaico e il moderno dei social, milanese e pantesco, italiano – pagine che muovono dallo straniante e onirico scenario di Shakespeare, legato anche all’immaginario prodotto dai primi colonizzatori del Nuovo Mondo, per rivolgersi all’infinita precarietà delle migrazioni odierne e delle relative barche (“un immenso grido d’aiuto”), per narrare di esistenze in balia delle onde come di imperscrutabili decisori politici predatori e insensibili.
“Ordinii ona calmada ai ond e ona pitturada de celest al mar e al ciel. Facìte coccòsa pe salvà ‘e naufraghi”, sono le parole di Miranda al padre Prospero perché intervenga con la sua magia.
Tutto è scaturito da una copia de “La tempesta” di Shakespeare trovata sul comodino di un albergo a San Francisco. Come un invito dal potere ipnotico, cui non è stato possibile sottrarsi.
Vittorio Selis, autore di “‘A Témpèst a Bent el Rhiah”, racconta nella premessa della sua opera sperimentale - cui ha dedicato quindici anni di lavoro - di essere rimasto invischiato nell’“incantamento” dell’ultima delle drammaturgie shakespeariane, che si conclude proprio con la bacchetta magica, alias la penna del poeta, gettata lontano affinché nessuno possa ritrovarla.
Selis confida poi di essersi messo sulla rotta tra Napoli e Cartagine in cerca dell’isola fiammeggiante di mistero partorita dall’arte di Shakespeare, di averla forse trovata a Pantelleria (Bent el Rhiah è, in arabo, uno dei suoi antichi nomi), e di essersi domandato come sarebbe stato se i personaggi – Prospero, gran duca di Milano, Miranda, il re di Napoli Alonso, i contadini del luogo, il materiale Calibano e l’impalpabile Ariel - avessero parlato ciascuno/a nella propria lingua madre ...
Interviene Vittorio Selis, autore, professore di INT'L Business in postgraduate master in varie università,
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per informazioni telefonare al numero 055 2616512 oppure scrivere all'indirizzo bibliotecadelleoblate@comune.fi.it
L'iniziativa si terrà nella Sala storica Dino Campana