L'universo plumbeo e claustrofobico della violenza domestica nella rivisitazione teatrale di un classico di Agota Kristof
Cuore del progetto, i territori tematici acuminati della segregazione e del controllo all’interno delle dinamiche di coppia. “Ne 'La chiave dell’ascensore' è messo in scena un sacrificio; il racconto [...] coincide con una messa a morte. La verità si gioca nello spazio apparentemente ristretto che divide l’io e il tu di una coppia; il gioco del sacrificio è esplicito perché la vittima, ribellandosi, lo esibisce. Anche la scena si mostra per quel che è; non solo un territorio separato, ma addirittura inaccessibile a chi non ha una certa chiave, uno speciale strumento, cioè uno speciale potere. Gran parte di ciò che accade e soprattutto di ciò che conta, accade fuori, altrove: la scena di Agota Kristof è un luogo di reclusione, uno spazio concentrazionario”, scrive Elisabetta Rasy nella prefazione al testo di Kristof pubblicato da Einaudi.
Testo che offre innumerevoli strati di interpretazione. Perché la vicenda personale della donna cui il marito sottrae la libertà può essere letta anche come metafora di una nazione sotto regime autoritario. Attraverso un gioco minimale tra i due attori (Marisa Boschi e Marco Malevolti) - solitudini parallele che viaggiano su binari morti – si scava nel rapporto vittima-carnefice e nella graduale assuefazione alla perdita della libertà.
"Hungarian Tandem" è nato all'interno di WAY, un'iniziativa realizzata da Atto Due con il contributo di Fondazione CR Firenze, il patrocinio del Comune di Sesto Fiorentino e in collaborazione con Archètipo, Catalyst, Officine Papage e Teatri d’Imbarco. Durante il secondo anno di WAY (gennaio 2024), il Collettivo MaleBoschi ha svolto una residenza artistica presso Archètipo, culminata in una prima restituzione pubblica destinata principalmente agli addetti ai lavori.
Durata dello spettacolo: circa quaranta minuti.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per informazioni telefonare al numero 055 2616512 oppure scrivere all'indirizzo bibliotecadelleoblate@comune.fi.it
L'iniziativa rientra nel programma del Festival L’Eredità delle Donne 2024 e si terrà nella Sala storica Dino Campana