Scene di carta

Il racconto della stagione del Teatro della Pergola 2024/25 alla Biblioteca delle Oblate

Arriva un modo per avvicinarsi al teatro attraverso le biblioteche del Sistema documentario SDIAF, le Biblioteche comunali fiorentine e la Biblioteca delle Oblate.

Grazie alla convenzione tra il Sistema Documentario SDIAF e la Fondazione Teatro della Toscana, si potranno godere di alcuni benefici anche per la nuova stagione, come per esempio usufruire di prezzi scontati per l’acquisto dei biglietti del Teatro della Pergola e del Teatro di Rifredi, disporre nelle biblioteche dei materiali relativi alle attività organizzate dalla Fondazione Teatro della Toscana, consultare e prendere in prestito i testi letterari da cui sono tratti gli spettacoli e approfondire le conoscenze delle pieces.

All'interno di questo accordo stanno per partire anche gli incontri ad ingresso gratuito alla Biblioteca delle Oblate dal titolo "Scene di carta". Gli appuntamenti, a cura di Matteo Brighenti, sono incentrati sull’approfondimento delle opere all’origine di alcuni degli spettacoli in cartellone.

Durante gli incontri interverrà l'Associazione LaAV (Letture ad Alta Voce) con letture di brani tratti dalle opere presentate. 

Ecco tutti gli appuntamenti da non perdere. 

Presentazione stagione 2024/25 del Teatro della Pergola.

I monologhi di "Amori rubati" si basano sulla raccolta di racconti L'amore rubato di Dacia Maraini, che ci presenta donne forti e resilienti, pronte a lottare, nonostante sconfitte e sofferenze. Queste donne combattono contro uomini amati che non sanno accettare il rifiuto o il desiderio, confondendo la passione con il possesso. Mariti, amanti e compagni si rivelano immaturi, incapaci di amare davvero, rubando l’amore alle donne che si donano. In queste storie intense e toccanti, Maraini racconta un mondo diviso tra chi rispetta l’altro e chi lo vede come un oggetto da possedere.

Ugo Chiti, autore e regista, in "Falstaff a Windsor" disegna per Alessandro Benvenuti un ritratto di Falstaff, ispirandosi soprattutto alla versione farsesca de Le allegre comari di Windsor, con richiami ai drammi storici Enrico IV ed Enrico V. In questo adattamento, Falstaff "risorge" a Windsor, come richiesto dalla regina Elisabetta, desiderosa di rivederlo sulla scena come un anziano innamorato e canagliesco, nonostante la sua morte fosse già annunciata in Enrico V. Il personaggio, arrogante e plebeo, alterna rabbia e sarcasmo, ma resta patetico, incapace di accettare l'età che lo segna.

"Lo zoo di vetro" di Tennessee Williams è un capolavoro del teatro americano del XX secolo, celebre per la sua esplorazione della condizione umana tra illusione e fuga dalla realtà. L'opera, considerata semi-autobiografica, riflette le esperienze personali dell’autore e si concentra sulle complesse dinamiche familiari e sui sogni infranti. Williams utilizza il simbolismo del vetro per esprimere la fragilità dei personaggi e delle loro aspirazioni. L'innovativo "teatro della memoria" sfuma i confini tra realtà e ricordo, conferendo all’opera un’impronta originale che ha profondamente influenzato il teatro moderno, aprendo nuove possibilità narrative.

"Pirandello. Trilogia di un visionario" esplora i temi centrali dell’opera pirandelliana: l’illusione della realtà, le maschere sociali e la ricerca dell’identità. Il testo di Michele Placido, che riunisce Lettere a Marta, L’uomo dal fiore in bocca e La carriola, sottolinea la modernità del pensiero di Pirandello. Le sue riflessioni sulla verità e la finzione sono estremamente attuali nell’era dei social media e della realtà virtuale, dove l’io si frammenta tra essere e apparire. Questo lavoro rinnova l’interpretazione di Pirandello, fondendo passato e presente, tradizione e innovazione, in un omaggio che esalta la sua genialità visionaria.

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