Il Muro del Cambiamento

Fino al 26 luglio in Sala dei Gigli, l’installazione a cura del cantautore Giovanni Caccamo, un'opera con cui il pubblico potrà interagire

Gratitudine, rigenerazione, musica, pace, fantasmi, speranza, empatia, futuro, condivisione, meraviglia, perdono, intuizione. Sono solo alcune delle parole apparse questa mattina a Palazzo Vecchio sul Muro del Cambiamento, installazione interattiva inedita che dialoga con il Manifesto del cambiamento (Treccani edizioni), volume nato dal concorso di idee Parola ai giovani, lanciato dal cantautore Giovanni Caccamo nel 2022. 

Il Muro del cambiamento - opera interattiva inedita che rimarrà a Palazzo Vecchio, in Sala dei Gigli, dal 14 fino al 26 luglio - è un’iniziativa promossa dal Comune di Firenze e da MUS.E, con la collaborazione della Andrea Bocelli Foundation.

L’installazione artistica itinerante – che vede a Firenze la prima di una serie di tappe - ideata dallo stesso Giovanni Caccamo, è collante di diverse culture, religioni e identità unite dall’amore per la vita e da una visione evolutiva di futuro in condivisione e armonia. È costituita da un muro di parole legate al concetto di “cambiamento” proiettate su un ledwall bianco.

Collegandosi al sito in calce ciascuno potrà digitare la propria parola di cambiamento che verrà visualizzata istantaneamente sullo schermo. L’aspetto del muro sarà quindi in continuo e costante mutamento, a seconda delle parole che gli utenti digiteranno e che potranno essere aggiunte anche da remoto.

Cosa cambieresti della società in cui vivi e in che modo? Qual è la tua parola di cambiamento? Queste le due domande poste da Caccamo nell’ambito del concorso di idee Parole ai giovani, germogliato da un’idea dell’artista in risposta all’appello dello scrittore Andrea Camilleri, che affidò alle nuove generazioni, l’arduo compito di far partire un nuovo umanesimo. All’appello del cantautore siciliano hanno risposto per iscritto migliaia di ragazzi.

Ognuno ha scelto una parola di cambiamento ed elaborato un breve elaborato che riassuma l’aspetto della società che cambierebbe e le idee concrete per poterlo fare. Da queste risposte è stato elaborato il Manifesto del Cambiamento, che contiene una lettera ai giovani di Papa Francesco e che approderà a Firenze, contestualmente alla presentazione del Muro.

Certi che non esista futuro senza radici e che i giovani per evolvere debbano dialogare con i Maestri, il manifesto è impreziosito da dodici opere inedite firmate da altrettanti artisti italiani di fama internazionale cardine di un dialogo intergenerazionale: Arnaldo Pomodoro, Emilio Isgrò, Fabrizio Plessi, Ferdinando Scianna, Francesca Cataldi, Giulia Napoleone, Guido Strazza, Mario Ceroli, Maurizio Cattelan, Michelangelo Pistoletto, Mimmo Jodice e Mimmo Paladino.

Dopo il debutto fiorentino, il Muro del Cambiamento comincerà un lungo viaggio che lo porterà nei prossimi mesi al Meeting di Rimini alle Gallerie d’Italia di Milano, alle Gallerie d’Italia a Napoli e ai Musei Vaticani.

Queste preziose opere uniche, per volere stesso di Giovanni Caccamo, saranno oggetto di asta ed il ricavato verrà devoluto alla Andrea Bocelli Foundation – Ente Filantropico, a supporto della mission “empowering people and communities” ed in particolare per sostenere progetti educativi rivolti alla formazione, orientamento e valorizzazione dei giovani cittadini di domani.

Scroll to top of the page