Dal 6 novembre al museo di Palazzo Vecchio la nuova mostra, un percorso inedito sulla figura del Boccaccio nella sua dimensione pubblica e civile
L’esposizione è promossa dal Comune di Firenze e organizzata da Fondazione MUS.E nell’occasione dei 650 anni dalla morte (1375-2025), vede il patrocinio dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio e la collaborazione dell’Archivio di Stato di Firenze ed è curata da Lorenzo Tanzini con il coordinamento scientifico di Carlo Francini e Valentina Zucchi, invitando il visitatore a riscoprire Boccaccio non solo come scrittore e umanista, ma come protagonista della vita politica e amministrativa del Comune di Firenze nel pieno Trecento.
Attraverso documenti, manoscritti e testimonianze iconografiche, è infatti ricostruito infatti il volto politico dello scrittore di Certaldo proponendo gli episodi più significativi della carriera pubblica di Boccaccio tra incarichi diplomatici, missioni ufficiali e ruoli amministrativi ricoperti per la città. L’esposizione, presentata nel palazzo civico fiorentino, permette di seguire gli episodi salienti della carriera del Boccaccio nelle strutture dell’amministrazione fiorentina, toccando con mano come la formazione letteraria avesse nel Medioevo un ruolo chiave nella definizione dei valori civici.
Il progetto trova significativamente la sua sede nella sala dei Gigli, dove un tempo trovava posto un’importante serie di uomini famosi: sul finire del Trecento, infatti, il cancelliere Coluccio Salutati aveva promosso la nascita di un ciclo dipinto teso a ispirare i governanti della città, dove accanto a eroi, condottieri e monarchi figuravano alcuni illuminati poeti toscani, fra cui Dante, Petrarca e appunto Boccaccio. In questo senso, la mostra si pone come un’ideale prosecuzione del progetto presentato nel 2021 intorno alla figura di Dante Alighieri, in occasione del settecentenario della morte, grazie a cui era stato dato un primo risalto all’idea di bene comune e dell’apporto offerto dalle arti, dalle lettere e dalla cultura.
Con prestiti dall’Archivio di Stato, dalla Biblioteca Nazionale Centrale e dalla Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze nonché dalla Biblioteca Capitolare di Verona, la mostra dedica ampio spazio alla cultura politica del tempo di Boccaccio, in cui l’impegno civico era considerato parte integrante della cittadinanza: nel Medioevo, infatti, la partecipazione alla vita pubblica rappresentava una responsabilità condivisa e un segno distintivo di appartenenza alla comunità.
Una preziosa sezione della mostra trova sede all’Archivio di Stato (visitabile gratuitamente dal lunedì al venerdì 8.30/17.00, a partire da lunedì 10 novembre), dove saranno esposti due preziosi e delicati pezzi: le borse dei quartieri fiorentini, dove al tempo della repubblica venivano poste le cedole dei nominativi di coloro che potevano essere estratti per le cariche pubbliche, e la provvisione con cui il governo fiorentino decise di voler riportare in Duomo le spoglie dei grandi intellettuali cittadini, ovvero il giurista duecentesco Accursio insieme a Dante, Petrarca, il poeta Zanobi da Strada e Giovanni Boccaccio “a perpetua memoria e a illustre fama” della città.
Per approfondire i temi dell’esposizione sono in programma tre conferenze rivolte al grande pubblico, secondo il seguente calendario: il 9 novembre alle 11 l’incontro Le istituzioni fiorentine al tempo delle missioni di Boccaccio sarà condotto da Lorenzo Tanzini, curatore della mostra e docente all’Università di Cagliari; il 16 novembre alle 11 sarà la volta di Francesco Vossilla (docente della Gonzaga University in Florence) con Tra veltro e veltro: Dante e Boccaccio e l’idea della Cina; il 30 novembre alle 11 sarà presente Elena Filosa (docente della Vanderbilt University, Tennessee) con Boccaccio ufficiale del comune di Firenze; il 14 dicembre, sempre alle 11 ci sarà invece Giovanna Frosini (docente presso l’Università per Stranieri di Siena e presidente dell’Ente nazionale Giovanni Boccaccio) con Per le vie e per le piazze di Firenze: Boccaccio e la città.
La partecipazione è gratuita, l’ingresso alla mostra a pagamento, la prenotazione obbligatoria info@musefirenze.it 055-0541450.
Ancora, domenica 7 dicembre e domenica 4 gennaio 2026, sono in programma itinerari speciali in città alla scoperta dei luoghi legati alla vita di Giovanni Boccaccio e al suo impegno politico, promossi dall’Ufficio Firenze Patrimonio Mondiale e Rapporti con UNESCO del Comune di Firenze: i percorsi hanno inizio davanti a Palazzo Vecchio e proseguono nel centro storico approfondendo l’identità di alcuni luoghi civili e religiosi della Firenze di metà Trecento.
Partecipazione gratuita, prenotazioni a partire dal lunedì precedente info@musefirenze.it 055-0541450.