Amos Gitai

Fino al 14 aprile in Sala d’Arme di Palazzo Vecchio la video installazione dell’artista e regista internazionale dal titolo Promised Lands

Promossa dal Comune di Firenze e organizzata da MUS.E in collaborazione con AGAV Films grazie a Toscana Energia, la mostra sarà aperta al pubblico a partire da lunedì 28 febbraio.

Creata ad hoc per l’ambiente fiorentino combinando estratti musicali, proiezioni di immagini e letture di testi, Promised lands è un dialogo immaginario – che trova spazio sulle grandi pareti della Sala D’Arme – tra i protagonisti delle produzioni create da Amos Gitai durante la sua carriera, per evocare, a partire dal suo lavoro teatrale e cinematografico, i destini umani, la storia e il presente nelle varie lingue parlate nell’area del Mediterraneo.

Cosa hanno in comune i lavori The War of the Sons of Light Against the Sons of Darkness (1992, 2009), Yitzhak Rabin, Chronicle of an Assassination (2016, 2018, 2021), Letter to a Friend from Gaza (2019) e Interior Exiles (2020)? Questo viaggio attraverso le epoche e le lingue parlate nel Mediterraneo è una riflessione politica e poetica sui destini umani contemporanei e sulla possibilità di vivere insieme. A garantire una forte suggestione saranno le diffusioni sonore con le voci di Jeanne Moreau, Pippo Del Bono, Natalie Dessay, Juliette Binoche, Yael Abecassis, Hiam Abbas, Makram Khouty, che accompagneranno il visitatore nell’esperienza immersiva, amplificata dalla presenza di una serie di fotografie che scendono dal soffitto.

Il 13 e 14 aprile (giorno in cui terminerà la mostra in Sala D’Arme), è in programma in esclusiva italiana al Teatro della Pergola di Firenze lo spettacolo di Amos Gitai Exils intérieurs, prodotto dal Théâtre de La Ville di Parigi in associazione con Agav Films. 

Maggiori informazioni sul sito di Muse 

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