Reinventare la natura all’interno degli ambiti urbani e non urbani da cui è stata cacciata
Abbiamo costruito edifici per abitare, per lavorare, per produrre, abbiamo consumato aree per cave e miniere, marginalizzando le aree naturali e respingendole sempre più lontano.
Luoghi abbandonati, inaccessibili, relitti senza forma all’interno del tessuto urbano, sembrano dunque reclamare un nuovo destino, che coincide con la ricerca di un migliore e più equo equilibrio estetico, ambientale e sociale.
In questo quadro, parchi, giardini, viali alberati, aree agricole, fiumi, rive di lago e di mare concorrono a immaginare un territorio in cui la gente possa abitare, lavorare e spostarsi con facilità e sicurezza, recuperando il piacere di stare nella natura.
Costruire città e territorio significa definire paesaggi per la gente, interpretandone esigenze, bisogni, motivazioni, relazioni da tradurre in spazi reali (fisici: urbani e rurali) e virtuali (psicologici e relazionali) in grado di evolversi insieme ai cambiamenti delle società.
L’insegnamento della storia del giardino - da recinto per pochi privilegiati a campo aperto a tutti - ci può fornire occasioni per una riflessione progettuale capace di superare l’attuale rigidità della forma urbana basata su un incondizionato sfruttamento di suolo, ribaltando vecchie gerarchie e recuperando una fattiva consapevolezza ambientale.
È il recupero dell’immaginazione, necessaria dopo i fallimenti testimoniati dalle nostre città caotiche, poco sicure e poco salubri. È il ribaltamento della preminenza del “costruito”, l’affermazione del concetto di spazio verde come base per la pianificazione. Una sperimentazione che è iniziata da tempo: si vedano per esempio il Millenium Park a Chicago, il Madrid Río, l'High Line e il Fresh Kills Landfill a New York, solo alcuni degli esempi realizzati.
Seminario di Architettura del paesaggio. Da svolgere con AIAPP TUM : Associazione di Architettura del paesaggio, sezione Toscana, Umbria e Marche.
Interviene:
- Prof.ssa Emerita Mariella Zoppi
con la partecipazione di:
- prof.ssa Associato Anna Lambertini,
- prof.ssa Associato Tessa Matteini,
- prof.ssa Associato Emanuela Morelli (Presidente AIAPP TUM),
- prof. Associato Gabriele Paolinelli,
- prof.ssa Associato Antonella Valentini
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per informazioni telefonare al numero 055 2616512 oppure scrivere all'indirizzo bibliotecadelleoblate@comune.fi.it
L'iniziativa si terrà nella Sala conferenze Sibilla Aleramo