Il Gruppo di lettura si confronta sul libro “Canne al vento” di Grazia Deledda, Premio Nobel per la letteratura nel 1926.

“Canne al vento” uscì a puntate su “L'Illustrazione Italiana”, dal 12 gennaio al 27 aprile 1913 e, dopo qualche mese, fu pubblicato in volume presso l’editore Treves di Milano. Si tratta dell’opera più famosa della scrittrice sarda, vincitrice del Premio Nobel per la letteratura nel 1926.

La storia si svolge in un villaggio sardo sulla costa tirrenica della Sardegna, dove vive la nobile famiglia decaduta Pintor: padre, madre e quattro figlie. Il padre è un uomo superbo e orgoglioso, prepotente e geloso dell’onore della famiglia; le donne, sempre più anziane e malinconiche, sono dedite ai lavori domestici, restano a casa. Solo la terza delle sue figlie ha trasgredito le regole imposte ed è fuggita in continente, dove si è sposata e ha avuto un figlio, Giacinto. Il padre cerca di inseguire la figlia, ma viene trovato misteriosamente morto. Ora Giacinto, rimasto orfano di entrambi i genitori, sta per arrivare in Sardegna.

Alle sorelle Pintor è molto affezionato il servo Efix che ha aiutato anche la sorella minore a fuggire e che spera di veder rifiorire la loro casata. L’arrivo di Giacinto provocherà molte e diverse reazioni, finché l’amore finirà per ristabilire un nuovo equilibrio in tutta la comunità.

Sullo sfondo di una Sardegna rurale del primo Novecento, il titolo del romanzo allude alla metafora dell’uomo-canna, alla fragilità umana e al dolore dell’esistenz.

L'iniziativa è rivolta agli adulti ed è a cura della biblioteca.

Su prenotazione, telefonando allo 055669229 o venendo in biblioteca o scrivendo a bibliotecaluzi@comune.fi.it

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