Fino al 10 aprile una mostra al Museo Novecento dedicata alla celebre collina dell’utopia, ai suoi fondatori e agli ospiti illustri che la frequentarono
19 Nov 2021 – 10 Apr 2022 Monte Verità. Back to nature al Museo Novecento, piano terra.
Un viaggio alla ricerca della libertà, in un luogo dove respirare l’utopia vera e sognare un mondo diverso. All’alba del Novecento, la colonia di Monte Verità stanziata fra i boschi rigogliosi e le dolci colline affacciate sul Lago Maggiore ha anticipato in modo profetico temi oggi vitali, fra ecologia dell’abitare ed ecologia dell’anima. I suoi fondatori sono stati pionieri assoluti del vivere bio e dell’eco friendly, della cultura vegetariana e della cura del corpo in senso naturale. Una straordinaria forza di attualità nutre da allora questa storia e questo cammino alle origini di un rapporto rigenerato fra uomo e creato.
Il progetto ripercorre l’esperienza centenaria di Monte Verità che intreccia destini di intellettuali e maestri del Novecento: dall’anarchico Bakunin al coreografo ungherese Rudolf von Laban, dal teorico anarco-comunista Pëtr Kropotkin al dadaista Hugo Ball, dalla danzatrice Isadora Duncan al grande scrittore Hermann Hesse; e, ancora, dall’architetto del Bauhaus Walter Gropius agli artisti Hans Arp e Paul Klee, da Carl Gustav Jung fino al curatore Harald Szeemann che, affascinato dalla storia del luogo, gli dedicò nel 1978 una mostra itinerante in Europa dal titolo emblematico “Monte Verità. Le mammelle della verità”
Il percorso in tre tappe, diviso fra le origini filosofiche del Monte, lo sviluppo della sua architettura e l’arte della danza, affonda nella memoria di questo paradiso remoto, rievocato da oggetti, testimonianze, plastici, fotografie e opere d’arte.
Maggiori informazioni sul sito del Museo Novecento