Modern Ancient Brown

In ottemperanza al DPCM del 3 novembre la mostra è momentaneamente chiusa al pubblico

Modern Ancient Brown è la prima personale in un’istituzione europea del noto artista afroamericano McArthur Binion, a cura di Lorenzo Bruni e organizzata in collaborazione con la galleria Massimo De Carlo Milano/Londra/Hong Kong.

Il Museo Novecento entra nel vivo delle questioni più urgenti del nostro tempo, come quella dei diritti civili e della lotta contro il razzismo, e lo fa presentando le opere di un artista impegnato su questo fronte da decenni, sia con la sua opera pittorica che con il suo impegno civile e didattico. Modern Ancient Brown, titolo dato al progetto, è anche il nome della fondazione istituita da Binion nel 2019 a Detroit nata per promuovere il lavoro di artisti black che si dedicano all’interdisciplinarietà tra arti visive e letteratura e il cui lavoro sia stato storicamente sotto rappresentato.

Le opere in mostra, tutte del 2020, sono state realizzate appositamente per gli spazi del museo fiorentino e per il ciclo espositivo Duel, ideato dal direttore artistico del Museo Novecento Sergio Risaliti. Oltre ai lavori su carta della serie Healing:work, alle dodici opere Altar:work I-XII – che riflettono sul limite e la materia del monocromo – e alla grande pala su tavola dal titolo Modern Ancient Brown-Altar, sarà presentato in anteprima mondiale (dal 24 ottobre all’8 novembre) il documentario Stuttering: Standinf: Still (Afterthoughts) della filmmaker Marika Mairova dedicato all’artista, commissionato per l’edizione di Art Basel di giugno 2020 rimandata a causa della pandemia.

McArthur Binion è impegnato sin dagli anni ’70 nella ricerca di un’alternativa all’arte minimalista, tramite la sua personale filosofia della griglia pittorica posta in dialogo con elementi autobiografici che vanno dalle pagine della sua rubrica telefonica alle fotografie ritrovate di linciaggi razziali. Il progetto, presentato al Museo Novecento e frutto di due anni di indagine, ha avuto la sua genesi nell’ideazione di una grande opera astratta su tavola, che sarà collocata nella cornice preesistente sopra l’altare della cappella rinascimentale al piano terra del museo, che costituisce una delle tre sale dedicate al ciclo espositivo Duel.

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