Lunedì 18 novembre un incontro alla Biblioteca delle Oblate ricorderà Franco Fortini come docente.
A trent’anni dalla scomparsa di Franco Fortini, avvenuta nel 1994, la sua opera e la sua figura di poeta e intellettuale continuano a occupare un posto di rilievo nel panorama culturale italiano. Nato a Firenze nel 1917, Fortini è stato non solo un poeta e un critico di straordinaria intensità, ma anche un docente che ha saputo influenzare profondamente i suoi studenti, dai licei all’università. Oggi, la sua eredità come insegnante, spesso trascurata rispetto alla sua produzione letteraria e critica, sta emergendo in tutta la sua rilevanza grazie a nuove pubblicazioni e approfondimenti.
Tra i volumi di recente pubblicazione spiccano Educazione e Utopia di Lorenzo Tommasini e Allora comincerò… Franco Fortini nel ricordo dei suoi studenti, curato da Lauretta D’Angelo, Paolo Massari e Lorenzo Pallini. Questi testi illuminano un aspetto poco esplorato della vita di Fortini, ossia la sua intensa esperienza come educatore, capace di avvicinare gli studenti ai testi e alle idee più complesse della letteratura e della filosofia contemporanea, come dimostra un passo tratto dal suo Diario inesistente (1967-70): “Oggi a scuola ho tenuto la mia terza lezione sul testo di Marcuse a una quindicina di allievi. [...] Sono stati gli studenti a chiedermi di parlare dell’Uomo a una dimensione. Quella loro quasi incredibile volontà di impadronirsi del linguaggio di un filosofo della scuola di Francoforte, con Hegel alle spalle.”
Fortini era noto per instaurare un dialogo autentico con gli studenti, offrendo loro non solo una lezione scolastica, ma un vero e proprio confronto intellettuale. Anche al di fuori delle mura scolastiche, Fortini manteneva il contatto con loro: in occasione di un incontro alla Casa della Cultura di Milano nel 2016, alcuni ex studenti hanno ricordato come fosse abitudine di Fortini chiamare i suoi alunni al telefono mentre correggeva i compiti, prolungando le conversazioni su temi di letteratura e vita fino a notte fonda, lasciando stupiti i loro genitori.
Questa vocazione educativa si riflette anche nell’approccio utopico e idealistico che Fortini vedeva nell’istruzione: la scuola, per lui, non era solo un luogo di trasmissione di saperi, ma uno spazio di crescita e di consapevolezza, una possibilità per cambiare la società.
E proprio su questo aspetto si concentrerà l’incontro “L’uomo e il poeta. Omaggio a Franco Fortini”, in programma nella Biblioteca delle Oblate in sala storica Dino Campana lunedì 18 novembre alle 17.30, con interventi di studiosi e testimonianze dei suoi ex allievi. Tra i relatori ci saranno Luca Lenzini, coordinatore del Centro Studi Franco Fortini dell'Università di Siena, Lorenzo Pallini, documentarista, e Alessandra Reccia, studiosa fortiniana. Durante l’evento verranno proiettati estratti del documentario di Pallini Un giorno dopo l’altro, che esplora la figura di Fortini insegnante.
L’incontro rappresenta un’opportunità non solo per conoscere meglio la figura di Fortini, ma anche per riflettere su un modello di insegnamento fondato sul dialogo, l’approfondimento culturale e la responsabilità sociale. Le lezioni di Fortini, infatti, continuano a parlare alla contemporaneità, ricordandoci che la scuola è uno spazio essenziale per la formazione di menti critiche e consapevoli, capaci di leggere e interpretare il mondo.
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Per informazioni: 055 2616512 / bibliotecadelleoblate@comune.fi.it