Sabato 1 e domenica 2 aprile, due giornate di attività per famiglie con bambini a Palagio di Parte Guelfa, dedicate allo scoppio del carro
Con l’avvicinarsi della festa della Pasqua, a Firenze fervono i preparativi per una tradizione che non ha eguali: lo scoppio del carro. Tradizione millenaria, insieme religiosa e civica, che si rinnova nel 2023 come centinaia di anni fa: nella Domenica di Pasqua trova il suo compimento un evento incredibile, ovvero il corteo di un grande carro nel centro cittadino fino al cosiddetto Paradiso – lo spazio fra la Cattedrale di Santa Maria del Fiore e il Battistero di San Giovanni – che diventa protagonista di un fantasmagorico scoppio di fuochi e di luci, scenografico messaggio di pace, di rinascita e di salvezza.
Per permettere ai più giovani di scoprire le radici e le peculiarità di questo evento, il Comune di Firenze ha promosso già dallo scorso anno la realizzazione di un corto animato d’autore curato da MUS.E e prodotto da Animago Studio.
Il video offre infatti l’occasione di conoscere meglio questa tradizione pasquale grazie agli occhi di un bambino, Vanni, già protagonista di due celebri corti tutti fiorentini. Grazie a un accurato lavoro di ricerca e di indagine, allo sviluppo creativo della storia e dello storyboard d’animazione, è quindi nato un cortometraggio animato sulle radici e sulle vicende di questa tradizione pasquale tutta fiorentina, che sarà possibile conoscere grazie allo sguardo curioso di un bambino e alla sapiente esperienza di un nonno.
La tradizione affonda le radici in un passato molto remoto, quando il fiorentino Pazzino de’ Pazzi rientra dalla prima crociata a Gerusalemme con tre schegge di pietra leggendariamente tratte dal Santo Sepolcro e per questo viene portato in trionfo su un carro per le vie della città. Le tre pietre sacre vengono ben presto utilizzate per dare vita al fuoco benedetto della veglia pasquale e a un grande rito di luce: un rito speciale e profondo, rinnovato nei secoli e giunto fino a noi.
Le attività sono fruibili in forma gratuita: posti limitati, prenotazione obbligatoria: info@musefirenze.it