L’Africa che fa parlare di sé

XI ciclo di incontri sulla realtà sociale e culturale dell’Africa alla Biblioteca delle Oblate

Un ciclo di incontri, organizzati dall'Associazione Transafrica Sviluppo per imparare a conoscere il continente africano olter gli stereotipi e il pregiudizio.

La conferenza di gennaio è dedicata alla geopolitica con le sue ripercussioni che portano sempre più spesso un’umanità impaurita e affamata ad affacciarsi sulle nostre coste (febbraio). A marzo potremo ascoltare un appassionante racconto di viaggio in solitaria attraverso l’Africa, occasione di meditazione e riflessione interiore e ad aprile, chiude il ciclo, la conferenza dedicata alla storia dell'Africa che talvolta si è incrociata con quella italiana e di cui ancora si fa fatica a raccontare e discutere.

Venerdì 24 gennaio ore 18
Atlante delle guerre. Cause e conseguenze dei conflitti africani.

Nell’edizione numero nove dell’"Atlante delle guerre e dei conflitti" (Terra Nuova edizioni 2019), realizzata come ogni anno da un gruppo di giornalisti, fotografi e attivisti dell’informazione, si trovano le schede conflitto aggiornate delle 30 tra guerre e conflitti in corso, focus sulle 18 situazioni di crisi, oltre alle schede collegate ad alcune macroaree interessate da tensioni e difficoltà.

Presenta il volume la giornalista Alice Pistolesi.

Venerdì 21 febbraio ore 18
Se il mare finisce

"Racconti multimediali migranti" Antologia dei racconti finalisti del concorso DiMMi, Diari Multimediali Migranti 2018 (Terre di Mezzo Editore).
"Senza testimoni la verità si può manipolare e, infine, si perde. Un coro di undici storie compone una memoria collettiva in cui riconoscerci tutti umani, al di là delle frontiere. Sono le voci di uomini e donne che riscattano dall’oblio le loro vicende di migrazione e ce ne fanno dono. A cura dell’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano."

Interventi di:
 

  • Bakary Jobe, coautore di “Se il mare finisce”
  • Paolo Masini, MIBACT
  • Sandro Triulzi, Archivio Memorie Migranti 
  • Paule Roberta Yao, Vincitrice DIMMI 2019


Letture di Andrea Biagiotti

Venerdì 27 marzo ore 18  / INIZIATIVA ANNULLATA 
Bici in direzione sud. Dal Monferrato a Città del Capo

“Di cosa necessita una persona che arriva in un luogo a lui sconosciuto, da una situazione  difficile, magari con un lungo viaggio alle spalle? Probabilmente ha fame, deve riposare, o ha freddo. Ma soprattutto ha bisogno di qualcuno che gli scaldi il cuore, magari che gli rivolga la parola e gli regali un sorriso”.
Filippo Graglia - ingegnere aerospaziale di Castelnuovo don Bosco (AT) - dopo 613 giorni di viaggio, 25.000 chilometri percorsi e 21 stati attraversati, ci racconta il suo viaggio in solitaria attraverso l’Africa, evitando le vie principali di comunicazione e cercando percorsi sterrati in zone rurali, alla ricerca di momenti di vita autentica per penetrare nel cuore dell’Africa con un viaggio “all’antica”, scoprendo così il valore e la necessarietà dell’accoglienza.

Venerdì 17 aprile ore 18  / INIZIATIVA ANNULLATA 
Il caso di sughero

Gli italiani alla conquista dell’Africa di Alfredo Venturi. Interviene Nicola Labanca, storico (Università di Siena)
"[...] L’ultima a occupare il suo posto a tavola è una nazione antica che da poco si è concretizzata in uno stato unitario, scaturito da un brillante connubio d’insurrezione popolare e sapienza diplomatica. Il suo assetto è ancora da consolidare ed è assillata da pressanti problemi interni, ma intanto vuole rifarsi dopo il lungo digiuno e reclama la sua parte di mondo."
Alfredo Venturi è nato a Bologna oggi vive in Toscana. Come giornalista (il Resto del Carlino, La Stampa, Corriere della Sera) ha lavorato in Italia e all’estero. Ha trascorso in Germania il decennio che comprende la riunificazione. Autore di numerosi saggi di ricerca e divulgazione storica.
Nicola Labanca Professore ordinario di storia Contemporanea presso l’Università di Siena. Tra le sue più note pubblicazioni "Oltremare. Storia dell’espansione coloniale italiana", "La guerra italo-austriaca (1915-1918)" e "La guerra italiana per la Libia. 1911-1931."

L'ingresso agli incontri è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.​​​​​​​

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