Fino al 15 febbraio la mostra a cura di Emanuele Greco incentrata su un'opera dell'artista francese riscoperta nei depositi dei Musei Civici Fiorentini
Un’opera di Jean Arp, uno dei grandi maestri del Novecento, riaffiora dai depositi dei Musei Civici Fiorentini. Ancora una volta, il rapporto virtuoso tra il Museo Novecento e il mondo accademico ha dato vita a un’importante riscoperta: Larme de galaxie (1962), piccolo capolavoro donato dall’artista alsaziano alla città di Firenze all’indomani della drammatica alluvione del 1966, torna alla luce dopo circa tre anni di studio e ricerche condotti da Emanuele Greco, curatore della mostra Jean Arp. Larme de galaxie.
Protagonista assoluta della mostra è quindi Larme de galaxie, scultura in duralluminio realizzata da Arp nel 1962, che, a distanza di quasi sessant’anni dalla sua unica apparizione presso la Galleria Schwarz di Milano (1965), torna finalmente visibile in un’esposizione pubblica.
La scultura è posta in un dialogo serrato con il dipinto Forma in elevazione del 1963 di Leone Minassian (1905-1978) e idealmente si ricollega al grande marmo Il pastore dell’essere del 1963 di Alberto Viani (1906-1989), attualmente collocato nel cortile della Biblioteca delle Oblate di Firenze.
L’opera, un unicum nella produzione scultorea di Arp, fu donata alla città di Firenze grazie alla generosità della moglie dell’artista, Marguerite Arp-Hagenbach, che nel 1967, all’indomani dell’alluvione, rispose con questo significativo omaggio all’appello lanciato agli artisti contemporanei da Carlo Ludovico Ragghianti.
La mostra è visitabile secondo i consueti con gli orari del Museo Novecento, dal lunedì alla domenica dalle ore 11 alle 20 (giovedì chiuso).