IDENTITIES Leggere il contemporaneo

Proseguono il 12 e il 15 giugno nell'altana della Biblioteca delle Oblate gli incontri della rassegna che esplora il concetto di "identità"

"IDENTITIES. Leggere il contemporaneo" è la rassegna che propone un programma interdisciplinare che coinvolge autori ed esperti di fama nazionale e internazionale, per presentare attraverso l’uso dei diversi linguaggi espressivi il concetto di "identità" in campo letterario, storico, scientifico, antropologico e artistico. La rassegna è organizzata nell'ambito della rassegna "IDENTITIES Leggere il contemporaneo" curata dall’associazione culturale La Nottola di Minerva, con il sostegno del Comune di Firenze e della Fondazione CR Firenze.

Dopo gli incontri con Franco Arminio e Sergio Staino altri tre appuntamenti in programma nell'altana della Biblioteca delle Oblate

Martedì 8 giugno ore 17.45 ospite l'autrice Nicoletta Verna con il suo libro d’esordio "Il Valore affettivo" (Einaudi)

L’Autrice dialoga con Stefano Miniati. Letture a cura di Federica Miniati

Menzione Speciale della Giuria Premio Calvino 2020 L'esistenza di Bianca si è sbriciolata il giorno in cui, da bambina, ha perduto sua sorella. Stella era pura, onesta, e manteneva le promesse. Ecco perché la sua scomparsa ha macchiato il mondo di colpa. Con un ritmo magnetico, che travolge e sorprende, Nicoletta Verna scrive un indimenticabile romanzo familiare, nel quale una giovane donna cerca ostinatamente una forma di redenzione.

Sabato 12 giugno ore 17.45 incontro con il giornalista e autore RAI Federico Zatti che presenta il suo libro inchiesta "Una strana nebbia. Le domande ancora aperte sul caso Moby Prince" (Mondadori)

L’Autore dialoga con il giornalista del Corriere della Sera Simone Innocenti, la scrittrice e poetessa Denata Ndreca e il fotografo Massimo Sestini.

La sera del 10 aprile 1991 il traghetto di linea Moby Prince, in partenza dal porto di Livorno e diretto a Olbia, entrò in rotta di collisione con la petroliera Agip Abruzzo, all’ancora in rada, sfondandone la fiancata di dritta e provocando un incendio in cui persero la vita centoquaranta persone. La causa dell’incidente venne attribuita fin da subito a un errore del comandante della Moby Prince, morto nel disastro, e a una fitta nebbia improvvisa. Nel 2006 la procura di Livorno decise di riaprire le indagini in seguito alle richieste del legale dei figli del comandante Chessa, senza raggiungere però dei risultati concreti. Grazie alla caparbietà dei familiari delle vittime e alla sensibilità di alcune figure istituzionali, il 22 luglio 2015 nacque la commissione parlamentare d’inchiesta sulla Moby Prince, la cui relazione finale ha smontato molte delle verità sedimentate in anni di processi e posto nuovi e inquietanti interrogativi. Partendo da qui, Federico Zatti ricostruisce con dovizia di particolari quanto accaduto quella notte, ribaltando il punto di vista. «Sembra incredibile pensare al dirottamento di un traghetto per colpire una petroliera, ma non meno di imbottire un’autostrada con 500 chili di tritolo per uccidere un magistrato» scrive l’autore. I due attentati hanno infatti un obiettivo comune: colpire lo Stato con una violenza senza precedenti.

Martedì 15 giugno ore 17.45 incontro con Ilaria Gaspari che presenta il suo nuovo libro "Vita segreta delle emozioni" (Einaudi)

L’Autrice dialoga con Stefano Miniati. Letture a cura di Federica Miniati.

Quante volte ci forziamo a reprimere un'emozione? Lo facciamo perché ci vergogniamo dello sguardo degli altri. O perché siamo abituati a diffidare delle emozioni, analfabeti del discorso emotivo. Eppure, è proprio quello che sentiamo a permetterci di conoscere il mondo. Ognuna delle emozioni che proviamo ha una storia: la storia di tutte le persone che l'hanno provata, detta, cantata, rivelata, studiata. Una storia di vita segreta e di metamorfosi, legata alla filosofia, che ne ha costruito paradigmi di osservazione e di studio; ma anche alla letteratura e alla poesia. Questo libro è un viaggio emotivo per tappe: ricostruendo le vicende delle parole con cui diciamo i nostri stati d'animo, traccia, un pezzetto alla volta, un autoritratto – frammentario, imperfetto. Perché nel nostro essere vulnerabili ci somigliamo tutti; e riconoscerci emotivi significa prendere coscienza del fatto che abbiamo dei bisogni e che proprio questi bisogni ci rendono umani.

La partecipazione è gratuita su prenotazione. Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 055 261 6523 oppure scrivere a bibliotecadelleoblate@comune.fi.it 
Per permettere le operazioni di registrazione all'iniziativa si richiede di arrivare 15 minuti prima dell'inizio dell'evento. Per accedere alla biblioteca è necessario utilizzare la mascherina protettiva che copra naso e bocca e dopo aver disinfettato le mani con soluzioni idroalcoliche. La mascherina andrà indossata per tutta la durata dell'iniziativa.

Considerati i pochi posti disponibili si chiede di avvisare se si è impossibilitati a partecipare.

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