Guardarsi dentro

Il 29 novembre, il ciclo di incontri dedicato alla psicologia e organizzato dalla Biblioteca delle Oblate, giunge al suo ultimo incontro. Ospite la Dott.ssa Mucci

A partire da Settembre alla Biblioteca delle Oblate si è svolta una rassegna dedicata alla cura de sé e delle relazioni, con l'aiuto di qualificati psicologi che ci faranno entrare dentro temi di grande interesse.

Fermarci e darci tempo. Sottrarci al flusso spesso forsennato e caotico della contemporaneità. Può sembrare "una cosa di poco conto", o da poter rimandare all’infinito. Invece, fermarsi e mettersi in ascolto attento della propria interiorità è un passo essenziale, condizione indispensabile per una reale qualità della vita individuale, per una centratura del proprio sé e delle proprie scelte, senza le quali non possono esserci relazioni sane e soddisfacenti, senza le quali non abbiamo strumenti per incidere sul nostro mondo e per evolvere con il contesto in cui ci troviamo.

Scrive Chandra Candiani "In una stanza della meditazione si impara a stare soli insieme. Si viene invitati a stare con noi stessi, a lasciare che il corpo e il cuore rivelino da sé come siamo, ma anche a percepire l'altro, a non ritirarsi, a non separarsi, a lasciar essere".

 
“Guardarsi dentro” è una rassegna ideata dalla Biblioteca delle Oblate per aprire spazi di consapevolezza delle emozioni e dei vissuti personali e collettivi. Muovendo da incontri con professionisti e professioniste nell’ambito della ricerca psicologica, il progetto ha l'intento di creare orizzonti di dialogo e di confronto con il pubblico, grazie ad analisi e strategie di supporto a diverse forme di disagio sia nell’ambito delle relazioni personali e sentimentali, sia in quello poco indagato delle relazioni genitori figli, con particolare riferimento al periodo cruciale dell’adolescenza. E con vivida attenzione alla solitudine, alle fragilità e alle difficoltà comunicative che spesso travagliano, in modo diverso, tanto le ragazze e i ragazzi quanto gli adulti.

Programma

Identità e immagine di sé online: istruzioni per l’uso per un benessere digitale

A cura della dott.ssa Alessandra Mucci

Un unico rivolto a genitori, docenti, un supporto agli adulti tutti, per una comprensione e migliore gestione nell’impatto con la realtà online dei nostri ragazzi.

Per fornire un quadro utile sulla vita online degli adolescenti, approfondendo temi chiave come l’identità, l’immagine di sé e il riconoscimento, dal punto di vista psicologico, offrendo consigli pratici, con un focus sull’impatto che tali aspetti hanno sugli adolescenti nel confronto con la realtà. La consapevolezza di questi aspetti si delinea come una cruciale competenza nell’ambito educativo: le dinamiche online influenzano inevitabilmente la vita quotidiana offline, soprattutto durante lo sviluppo.

Imparare a gestire con successo le nostre relazioni: e non solo quelle affettive.

Confrontarsi con il dolore, la sconfitta, il lutto, la perdita.
Offrendo il supporto delle riflessioni di grandi pensatori e pensatrici  - da Seneca all'Intelligenza artificiale - saranno approfondite, in un dialogo con il pubblico, strategie, opinioni, esercizi per emergere dai momenti di crisi profonda, per depurarsi dai pensieri sabotatori e autodistruttivi e per imparare, come affermava Tich Nath Han - il monaco vietnamita scomparso nel 2022, che ha lasciato al mondo un patrimonio preziosissimo di fondamentali illuminazioni sull'esistenza -  a innaffiare selettivamente solo i pensieri di amore e pace per noi stessi, per gli altri e per il mondo. 

Incontro a cura della dott.ssa Cristina Martella.

La dipendenza affettiva: come uscire dalla prigione del dolore nelle relazioni, la felicità in amore

Perché continuiamo a ricadere in situazioni “sbagliate” e in relazioni che ci travagliano e ci fanno soffrire, ma non smettono di chiamarci con una forza attrattiva cui non ci sentiamo in grado di resistere? La dipendenza affettiva ha molteplici pericolose facce, innumerevoli lati scivolosi e complessi: chi ne soffre vive nella convinzione coriacea che la sua sopravvivenza sia esclusivamente legata alla presenza dell’altro – che spesso può avere connotati narcisistici - concepito come oggetto d’attaccamento e come appiglio cui aggrapparsi per colmare alcuni antichi dolorosi vuoti interiori. Sono configurazioni di relazioni disfunzionali che è possibile ritrovare anche nelle dinamiche in cui è presente la violenza contro le donne nelle sue infinite forme fino all’acme irreversibile del femminicidio.

Come affrontare dunque il dolore e le ferite ricorrenti, e come bonificare la mente dai pensieri autodistruttivi?
Addentrandosi per questi territori delicati e dolenti la dott.ssa Cristina Martella, in un incontro dal titolo "Il malessere dell’anima" conduce per un tracciato di riflessione che mira alla perseverante costruzione dell’amore verso se stesse/i come prima indispensabile tappa per l’uscita dal malessere del vivere, verso un orizzonte di consapevolezza e  pienezza di sé e delle proprie potenzialità. Perché la felicità non è un destino ma una conquista.  

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