Firenze Jazz Festival 2025

Dal 2 al 14 settembre Firenze torna a vibrare di jazz, ritmi ibridi e contaminazioni globali con la nona edizione del Firenze Jazz Festival

Firenze Jazz Festival: per sedici giorni la città si trasforma in una costellazione sonora che abbraccia oltre 100 artiste e artisti, 30 appuntamenti, 9 location e infinite possibilità di ascolto. Un festival diffuso, partecipato, radicato nel territorio e, allo stesso tempo, proiettato verso orizzonti nuovi, un viaggio musicale che parte dai bistrot più intimi fino all’Anfiteatro delle Cascine, attraversando ville storiche, giardini segreti e piazze che si aprono come quinte teatrali su scenari inattesi.

Il claim di quest’anno è “Connected”: un’idea di connessione che va oltre il suono, diventando tessuto umano, visione collettiva, legame tra luoghi, generazioni e linguaggi artistici. L’identità visiva della manifestazione è affidata a PixelPancho, uno degli street artist italiani più apprezzati al mondo, capace di trasformare le visioni urbane in simboli di un’umanità in divenire. Ed è proprio questo spirito ibrido e meticcio a risuonare in tutta la programmazione del FJF 2025.

Nel cuore del festival, l’Anfiteatro Ernesto De Pascale alle Cascine torna protagonista. Dal 12 al 14 settembre, lo spazio si anima di performance che fanno dialogare jazz, elettronica, afrobeat e poesia. Si parte con Alfa Mist (12 settembre), astro londinese che fonde jazz e hip-hop con sensibilità cinematografica, seguito da un trittico d’eccezione il 13 settembre: Bassolino, visionario interprete del Sud contemporaneo; Coca Puma, con la sua elettronica rarefatta tra sogno urbano e natura; e infine i leggendari Planet Funk, simbolo di una generazione e dell’apertura stilistica che da sempre anima il FJF.

La sera del 14 settembre è un inno alla libertà espressiva. Sul palco l’iconico collettivo ginevrino Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp, che intreccia afrobeat e post-punk in un rituale sonoro travolgente, e il poeta-sassofonista Alabaster DePlume, con il suo ensemble che dà corpo a un jazz spirituale, politico, imprevedibile. In questa serata a ingresso gratuito, il pubblico potrà brindare con un calice di Chianti Rufina, omaggio del Consorzio partner, celebrando così un’esperienza che unisce arte, convivialità e territorio.

Ma il Firenze Jazz Festival è molto più di un main stage. La sua anima policentrica si dispiega tra location affascinanti e meno conosciute: Villa Bardini, Forte Belvedere, la Limonaia di Villa Strozzi, il Santa Rosa Bistrot, il Camping in town. Ogni luogo racconta una storia diversa, tra spiritualità e sperimentazione, vibrazioni cosmopolite e radici profonde. Da Isaiah Collier, con la sua visione spiritual jazz a Chicago, ai suoni panlatini del Simona Palumbo Latin Quartet, fino alla delicatezza della chitarra di Eleonora Strino e alle architetture sonore di Gianluca Petrella e Pasquale Mirra, in un dialogo elettronico tra fiati e vibrafoni.

In questa edizione il festival si arricchisce anche di voci narrative e digitali: Marco Maccarini, volto storico della TV musicale italiana, sarà il presentatore ufficiale del main stage, mentre Vanessa Reidt, brillante storyteller italo-canadese, sarà la “digital correspondent” che racconterà il dietro le quinte del festival attraverso uno sguardo ironico e coinvolgente.

Anche il vino si fa linguaggio, ponte culturale e strumento di racconto. Nei “Wine Talk – Conversazioni attorno a un calice” organizzati dal Consorzio Chianti Rufina, personalità del mondo dello spettacolo, della cultura e dei media si confronteranno in momenti di dialogo intimo e conviviale. Un altro modo per costruire comunità attorno alla musica.

La sostenibilità è al centro della mobilità del Festival: grazie alla collaborazione con autolinee toscane, sarà attivo un servizio gratuito di navette per favorire spostamenti consapevoli e ridurre l’impatto ambientale. Perché la cultura, quando è davvero accessibile, diventa bene comune.

Il Firenze Jazz Festival 2025 è realizzato sotto la direzione del Centro Spettacolo Network con il sostegno del Ministero della Cultura, del Comune di Firenze, della Città Metropolitana e dell’Estate Fiorentina. Una rete di partner ampia e coesa, che include anche realtà come Music Pool, Musicus Concentus, Empoli Jazz, Toscana Produzione Musica, e sponsor come Volotea, Car Village, e hu Firenze Certosa.

Dalle anteprime – come quella del 1° settembre con i Vocal Blue Trains – alle date extra che prolungano il festival fino al 28 settembre, il FJF si espande nel tempo e nello spazio. Il 16 settembre, a Empoli, arriva il prestigioso Organ Trio di Bernstein-Gatto-Lanzoni, mentre il 28, al Parco Mediceo di Pratolino, chiusura con il progetto Jungle Duke di Silvia Bolognesi, omaggio visionario a Duke Ellington.

Maggiori info e programma su www.firenzejazzfestival.it

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