Una mostra natalizia alla Biblioteca delle Oblate dedicata a strenne, almanacchi e calendari dal XVIII secolo a oggi
In occasione delle festività natalizie e dell’inizio del nuovo anno, la Biblioteca delle Oblate propone una mostra dedicata a strenne, almanacchi e calendari, un patrimonio affascinante e spesso poco conosciuto che racconta oltre due secoli di storia culturale, sociale e civile.
L’esposizione, allestita al primo piano della Biblioteca, presenta una selezione di esemplari tratti dalla ricca collezione storica della sezione Conservazione, che comprende circa 800 documenti, italiani – in gran parte stampati a Firenze – e stranieri, pubblicati dalla prima metà del XVIII secolo fino ai giorni nostri. I materiali sono giunti in biblioteca prevalentemente attraverso donazioni, lasciti e acquisti effettuati nella prima metà del Novecento e, sebbene a lungo considerati una tipologia “minore”, oggi sono riconosciuti come fonti preziose per lo studio dei mutamenti sociali, politici e culturali nel tempo.
Calendari e almanacchi, infatti, non erano soltanto strumenti pratici per la scansione dell’anno, ma veri e propri contenitori di saperi, immagini, racconti, consigli domestici e riferimenti all’attualità, capaci di riflettere mentalità, valori e aspirazioni delle diverse epoche. Particolarmente significative sono le strenne, pubblicazioni pensate come dono augurale in occasione delle festività, spesso riservate a familiari, amici e conoscenti, che univano intento celebrativo, valore simbolico e cura editoriale.
Uno degli esemplari esposti, Un mazzo di fiori offerto al popolo toscano. Strenna pel 1853, ricorda come l’usanza di regalare strenne affondi le sue radici nell’antichità romana, legandosi al culto della dea Strenia e al significato simbolico del primo giorno dell’anno, dedicato a Giano, divinità dal duplice volto, emblema del passaggio tra passato e futuro. Un richiamo che restituisce tutta la profondità storica di una tradizione ancora oggi viva.
Per valorizzare questo patrimonio, la Biblioteca ha avviato nel tempo importanti attività di studio e tutela: nel 2006 è stato pubblicato un repertorio della collezione in occasione delle operazioni di catalogazione e ricognizione, mentre negli anni più recenti numerosi volumi sono stati restaurati. Nel corso del 2025, inoltre, una selezione significativa di materiali è stata scelta per la digitalizzazione nell’ambito del progetto PNRR Digital Library, ampliandone l’accessibilità e la fruizione.
Tra i pezzi esposti figurano titoli di grande interesse come La Strenna fiorentina del 1841, la Strenna di Fieramosca (1886), Il ceppo: strenna pei fanciulli (1847), la Strenna Garibaldi del Giornale Il Lampione per il 1863, il Piccolo almanacco domestico (1914) e il Segreto tascabile: calendario per l’anno 1814.
Tutti gli esemplari della collezione di strenne, almanacchi e calendari sono disponibili per la consultazione presso la Sezione di Conservazione della biblioteca. La mostra rappresenta così un’occasione speciale per riscoprire, attraverso oggetti editoriali di uso quotidiano, una storia fatta di tradizioni, simboli e trasformazioni che continuano a parlare al presente.
La mostra sarà visitabile sino al 22 gennaio 2026.