Il 2 ottobre al Museo Novecento una conferenza della sociolinguista Vera Gheno nell'ambito della mostra di Louise Bourgeois Do Not Abandon Me
Mercoledì 2 ottobre alle ore 17:30 il Museo Novecento ospita una conferenza della sociolinguista Vera Gheno dal titolo Da femminili singolari a grammaticanti. Cinque anni alle prese con questioni di genere.
Nella pratica di Louise Bourgeois la parola ha un ruolo centrale, ne sono testimonianza i tanti diari e gli scritti che l’artista ha lasciato, a cui si è dedicata con un impegno quasi giornaliero per tutta la sua carriera, così come le interviste e le registrazioni audio. Scritta o parlata, la parola diviene uno spazio in cui rivolgersi a se stessa e agli altri, fermando ricordi ma soprattutto indagando sentimenti e approfondendo pensieri.
Chi può definirsi grammamante? Chi ama la lingua in modo non violento, la studia e cosí comprende di doverla lasciare libera di mutare a seconda delle evoluzioni della società, cioè degli usi che le persone ne fanno ogni giorno parlando. Essere grammarnazi significa difendere la lingua chiudendosi dentro a una fortezza di certezze tanto monolitiche quanto quasi sempre esili; chi decide di abbracciare la filosofia grammamante, invece, non ha paura di abbandonare il linguapiattismo, ossia la convinzione che le parole che usiamo siano sacre, immobili e immutabili.
Perché per fortuna, malgrado la volontà violenta di chi le vorrebbe sempre uguali a loro stesse, le parole cambiano: alcune si modificano, altre muoiono, ma altre ancora, nel contempo, nascono. E tutto questo dipende da noi parlanti: non c’è nessuna Accademia che possa davvero prescrivere gli usi che possiamo farne; siamo noi a deciderlo e permettere il cambiamento. È tempo di smettere di essere grammarnazi e tornare ad amare la nostra lingua, apprezzandola per quello che davvero è: uno strumento potentissimo per conoscere sé stessi e costruire la società migliore che vorremmo.
Ingresso libero fino a esaurimento posti