Cartoline fiorentine. Un luogo, una storia - Piazze del '900

Alla Biblioteca delle Oblate quattro appuntamenti per raccontare quattro luoghi della città che diventano spunto per ripercorrere alcune delle vicende principali della storia di Firenze nel Novecento

Gli spazi affini per architettura, destinazione e uso, come chiese, piazze e fabbriche, disseminati su tutto il territorio cittadino diventano spunto per ripercorrere alcune delle vicende note e meno note che hanno caratterizzato la storia del Novecento fiorentino.

Gli appuntamenti, a cura dell'Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea, saranno dedicati in particolare alle piazze: da quella del Mercato centrale (attraverso la storia del mercato stesso e dei tumulti del 1919), fino ad arrivare a piazza dell'Isolotto, e passando per piazza San Marco e le contestazioni studentesche.

Gli incontri, ad ingresso si libero, si svolgono nella Sala storica Dino Campana della Biblioteca delle Oblate alle ore 17.30.

Per informazioni contattare la biblioteca al numero 055 2616512 o scrivere a bibliotecadelleoblate@comune.fi.it

Programma

// 25 settembre 2025: Francesca Cavarocchi, Piazza del Carmine: occupazione, deportazioni, resistenze
Al centro dell'incontro, a cura di Francesca Cavarocchi, "Piazza del Carmine: occupazione, deportazioni, resistenze" una indagine sulla Firenze dell'occupazione tedesca, della Repubblica sociale e della Resistenza.
Il quartiere di San Frediano fu infatti interessato da diverse retate e rastrellamenti, essendo a ragione considerato un'area dalla forte tradizione antifascista. Proprio in questa porzione delle città, in seguito agli scioperi del marzo 1944, si sviluppò un'azione repressiva; diversi fra gli arrestati vennero deportati a Mauthausen.
Piazza del Carmine è anche un luogo cruciale rispetto alla deportazione ebraica e alle reti di soccorso. Nel novembre 1943 forze tedesche fecero irruzione nel convento, catturando un cospicuo gruppo di donne e  di bambini, in buona parte stranieri, che avevano trovato rifugio all'interno delle mura.
Negli ultimi mesi dell'occupazione il quartiere vide un'intensa attività delle squadre partigiane e fu testimone di altri episodi di violenza, come l'eccidio di civili in Piazza Tasso.

// 23 ottobre 2025: Roberto Bianchi, Piazza del Mercato centrale. Attraverso il Novecento
Realizzato tra 1870 e 1874, il Mercato Centrale del quartiere di San Lorenzo rappresenta un “luogo della memoria” per la Firenze contemporanea, con una storia carica di significati e simboli che travalicano parecchio i confini del rione e anche della città.
L’intervento ripercorrerà aspetti significativi della storia del Mercato Centrale: dalla nascita alla presenza nelle guide turistiche di fine ‘800 e inizio ‘900; il periodo della Prima guerra mondiale e del dopoguerra, con i tumulti annonari (Bocci-Bocci) che partirono proprio in questo rione; gli anni di ascesa del fascismo, con l’omicidio di Lavagnini in locali di via Taddea e le vicende rievocate da Pratolini in Cronache di poveri amanti; fino agli anni più recenti, con le tensioni tra commercianti e Comune, il “raid della notte di carnevale” 1990, lo sciopero della fame dei senegalesi e i tragici fatti del 2011; il conflitto tra sindaco Renzi e commercianti.
Sarà un’occasione per ripensare criticamente ad aspetti riguardanti parole chiave come “luogo della memoria”, “identità locale”, “fiorentinità” facendo leva su temi e questioni che gravitano, o che gravitavano, attorno alla Piazza del Mercato Centrale dal punto di vista simbolico.

// 20 novembre 2025: Simonetta Soldani, Piazza dell'Isolotto. Un pezzo di città nuovo di zecca
Chi passi nella piazza dell'Isolotto (di recente rinnovata e ammodernata, ma senza stravolgimenti, dopo consultazioni e riflessioni condivise con gli utenti) non può non esser colpito dalla sua marcata connotazione di uso collettivo in atto. Si tratta di una piazza abitata e vissuta, e così è stato fin da quella metà degli anni Cinquanta in cui il quartiere cominciò a vivere in modo non del tutto precario.
Nella piazza si affacciano la farmacia, l'ambulatorio, il bar, alcune botteghe, e soprattutto la chiesa e l'area del mercato quotidiano coperto, da sempre molto vivace e vissuto.
È in quella piazza che negli anni Settanta si sono svolte alcune delle giornate epiche delle tensioni della Comunità dell'Isolotto con la Diocesi: tensioni che portarono alla "cacciata" dalla Chiesa dei "preti ribelli"; è in quella piazza che per decenni si sono tenute le "veglie di Natale" alternative, con cattolici ribelli da tutto il mondo; ed è lì che ancora oggi si svolgono iniziative canore e culturali, che si tengono assemblee pubbliche di quartiere e comizi elettorali. Parte attiva e consapevole di Firenze, ma anche cuore pulsante di un "borgo" dotato di una forte personalità, l'Isolotto ha nella grande piazza il suo centro nevralgico e vivo, su cui vale la pena di soffermarsi, in quanto esemplare di un modo di essere città senza annullarsi in essa.

// 18 dicembre: Monica Galfré, Piazza San Marco: la città dei movimenti e delle contestazioni
Piazze San Marco, a partire dal 30 gennaio 1968 - quando si verificano i primi scontri con le forze dell'ordine - è il cuore pulsante della contestazione fiorentina. Posta al centro della Firenze degli istituti secondari e dell'Università, è il luogo in cui si concentrano tutti i manifestanti, non solo gli studenti, e da cui partono le manifestazioni. La piazza è molto cambiata nel tempo, sia nel suo aspetto che nella funzione che svolge. Attraverso alcuni esempi si cercherà di ripercorrere la sua evoluzione.

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