Dal 15 ottobre anteprima del Festival dell’italiano e delle lingue d’Italia "Parole in cammino" alla Biblioteca delle Oblate e a BiblioteCaNova Isolotto
Il Festival dell’italiano e delle lingue d’Italia, nato a Siena nel 2017, è ora approdato a Firenze dove si svolgerà dall’11 al 13 novembre.
Promosso dall’associazione La parola che non muore e realizzato con la collaborazione del Comune di Firenze e il patrocinio della Regione Toscana, la sponsorizzazione di UniCoop Firenze e il supporto delle Biblioteche comunali fiorentine, il Festival è pensato come un itinerario sull’italiano che valorizzi il contributo portato, alla storia sociale, linguistica e culturale del nostro paese, dalle maggiori lingue di cultura, dalla comunicazione non verbale (la lingua dei segni, il linguaggio dei gesti), dalle tante realtà linguistiche presenti in territorio italiano (lingue minoritarie, dialetti, lingue di contatto).
In attesa del Festival, dal 15 ottobre al 10 novembre, presso la Biblioteca delle Oblate e la BiblioteCaNova Isolotto, si svolgeranno cinque lezioni introduttive a cui sarà possibile partecipare in presenza e a distanza (tramite diretta su Zoom) incentrate su temi della formazione e dell’aggiornamento in campo linguistico e importanti anche ai fini di una riflessione su una lingua italiana sempre più fluida e in “movimento”, sulla comunicazione non verbale, sui nuovi linguaggi al tempo di Internet e sul dinamismo delle pratiche comunicative correnti, sulla necessità (non più rinviabile) di un’alfabetizzazione digitale ad ampio spettro.
Previsti crediti formativi per i docenti che frequentano almeno il 75% delle ore complessivamente previste per i vari appuntamenti.
Programma delle anteprime
Venerdì 15 ottobre ore 17
Biblioteca delle Oblate // Sala storica Dino Campana
Bruno Mastroianni e Stefano Moriggi, L’alfabetizzazione emotiva al tempo di Internet
L’incontro è dedicato all’educazione a un uso “ecologico” e consapevole della Rete, che costringe ormai a ripensare non solo le buone pratiche per affrontare nel modo migliore i conflitti e i corretti comportamenti da tenere per provare a risolverli, ma la nozione stessa di ecologia. Tutto questo porta a ritenere centrale il concetto di un’alfabetizzazione emotiva – conosciamo senz’altro meglio l’alfabetizzazione funzionale come quella grammaticale – su cui c’è ancora moltissimo da fare (e da capire).
Lunedì 25 ottobre ore 17
Biblioteca delle Oblate // Sala conferenze Sibilla Aleramo
Beatrice Cristalli, A ritmo di (t)rap. Il linguaggio giovanile e le parole delle canzoni
A partire dallo studio lanciato da Skuola.net, condotto su un campione di 2.500 giovani tra gli 11 e 25 anni in occasione della “Giornata ProGrammatica 2019”, il 38% dichiarava di trarre ispirazione da brani trap per esprimersi nel loro quotidiano. Ma è vero che i giovani parlano come i trapper? La trap ci racconta qualcosa di più sulla creatività della lingua e del futuro del codice generazionale? Proveremo ad analizzare le caratteristiche dello slang della Generazione Z a partire da alcuni brani trap e rap, a riflettere sull’immaginario femminile veicolato dalle canzoni e a lavorare su alcuni temi importanti di educazione civica, quali cyberbullismo, bodyshaming, discorso d’odio e parità di genere.
Venerdì 29 ottobre ore 17
Biblioteca delle Oblate // Sala conferenze Sibilla Aleramo
Massimo Arcangeli e Luca Vullo, Visualizzare le parole, verbalizzare i gesti
Nel 2019 è stato lanciato un sondaggio. Sono state selezionate 80 parole (abulico, adepto, blaterare, coacervo, esiziale, indigente, morigerato, protervia, sbigottire, sordido, uggioso, veemente, ecc.), immaginandole a rischio d’estinzione e, d’improvviso, cancellate ovunque proprio perché moribonde, e si sono invitati gli utenti a salvarne una, accompagnando la scelta con un commento sul motivo per il quale si fosse deciso di salvare proprio quella e arricchendo il tutto con un’immagine che potesse “visualizzarla”. L’incontro recupererà il senso di quell’esperienza col coinvolgimento dei presenti, invitati ad abbinare creativamente le parole selezionate al momento (cogliendo i suggerimenti gestuali inscenati) a un’immagine in grado di rappresentarle.
Venerdì 5 novembre ore 17 // BiblioteCaNova Isolotto
Massimo Arcangeli, #senza parole
L’incontro, strutturato in forma di workshop, si propone come un’esplorazione dei nuovi immaginari sulla contemporaneità per la ricodificazione di alcune parole di suo corrente, al fine di trasformare i nostri orizzonti di senso e di orientarci verso nuovi modi di stare nel mondo che siano consapevoli e responsabili, oltreché di valorizzare le tante sfumature che continuano ad arricchire la nostra lingua. Sono tante le parole dell’italiano “eticamente” sensibili bisognose di essere riempite nuovamente di senso: da consapevolezza a credibilità, da democrazia a diritto, da diversità a dovere.
Mercoledì 10 novembre ore 17
Biblioteca delle Oblate // Sala storica Dino Campana
Fiorella Atzori, Sgrammaticando. L’italiano dei social
“I social stanno rovinando la lingua italiana!”, esclamano a gran voce tanti opinionisti. Ma è davvero così? E, se anche lo fosse, si potrebbe in qualche modo invertire la tendenza, magari con programmi di sensibilizzazione e di educazione all’uso dei social network che coinvolgano tanto i giovani e i giovanissimi quanto gli adulti? Sarebbe interessante iniziare a vedere il web come una preziosa occasione in più per mettersi in gioco, per imparare a scrivere, a parlare e a comunicare meglio, piuttosto che etichettarlo come una piazza virtuale in cui regnano gli strafalcioni. Proprio questo è parte della missione di Sgrammaticando, un progetto divulgativo della grammar influencer Fiorella Atzori.