Fino al 4 febbraio al Museo Novecento la pittura contemporanea si svela con una delle sue più talentuose esponenti, l'inglese Cecily Brown
L'esposizione, a cura di Sergio Risaliti, costituisce l’occasione per ammirare oltre trenta opere, tra cui di dipinti e opere su carta per lo più inediti e in parte ispirati alle Tentazioni di Sant’Antonio, di cui esiste un’opera attribuita a Michelangelo Buonarroti.
Nella cappella del Museo Novecento, una versione su tavola delle Tentazioni di Sant’Antonio di scuola fiamminga realizzata nella seconda metà del XVI secolo che, come quella attribuita al giovane Michelangelo, attualmente conservata in Texas, deriva dalla medesima incisione di Martin Schongauer. Un’occasione assai rara per poter osservare il dipinto che ha ispirato Cecily Brown insieme ai risultati del suo dialogo con quell’immagine così bizzarra e strana in cui un santo è tormentato da una schiera di demoni.
La mostra prosegue nel Museo di Palazzo Vecchio dove, nel Camerino di Bianca Cappello, amante del duca Francesco I de’ Medici, l’artista espone un’unica tela. Il Camerino custodiva collezioni e piccoli oggetti di valore appartenenti alla nobildonna Bianca Cappello, oltre a una piccola feritoia che le permetteva di osservare segretamente dall’alto il viavai-sul Salone dei Cinquecento, sede dei ricevimenti ufficiali nel Palazzo. La mostra diventa quindi anche l'occasione di visitare uno dei luoghi più suggestivi e meno conosciuti del palazzo.
Cecily Brown, nata nel 1969 a Londra, si è laureata alla Slade School of Fine Art nel 1993 e dal 1994 vive e lavora a New York. Brown è stata una figura attiva e celebrata nella rinascita della pittura dalla fine degli anni 1990, ed è diventata celebre come una delle pittrci più distintivi del nostro tempo. La pratica di Brown è apparentemente paradossale, combinando la figurazione e l’astrazione estrema, muovendosi simultaneamente tra l’effimero e il corporeo, un fascino per gli Antichi Maestri, il Romanticismo e gli Impressionisti, tra gli altri, in tandem con le sue osservazioni di artisti moderni e contemporanei, e la cultura popolare.
Per maggiori informazioni: www.museonovecento.it