Fino all'11 marzo la prima monografica dell’artista Nathaniel Mary Quinn in Italia e a Firenze, al Museo Stefano Bardini e al Museo Novecento
In occasione della terza edizione della Florence Art Week, Museo Novecento è lieto di annunciare Split Face, una mostra monografica di Nathaniel Mary Quinn (Chicago, 1977) artista noto per i suoi ritratti pittorici realizzati con uno stile che richiama la scomposizione e il collage tipici delle avanguardie storiche.
La mostra, a cura di Sergio Risaliti e Stefania Rispoli, è la prima monografica dell’artista in Italia e a Firenze, e coinvolgerà il Museo Stefano Bardini e il Museo Novecento, offrendo al pubblico la possibilità di conoscere una serie di dipinti inediti o di recente produzione accanto alle opere della ritrattistica rinascimentale fiorentina e dei maestri del Novecento italiano.
Attraverso un esercizio quotidiano, costante e meticoloso, Nathaniel Mary Quinn (South Side di Chicago, 1977) ha perfezionato negli anni uno stile pittorico unico nel suo genere che affonda le sue radici tanto nel passato, richiamando alla mente la scomposizione e il collage tipici delle avanguardie storiche, quanto nella cultura visiva contemporanea.
Split Face è la sua prima mostra monografica in Italia e presenta una selezione di dipinti, molti dei quali inediti, accanto alle opere della ritrattistica rinascimentale e dei maestri del Novecento esposti tra il Museo Stefano Bardini e il Museo Novecento, da Donatello, Pollaiolo e i Della Robbia fino a Felice Casorati, Virgilio Guidi, Carlo Levi e molti altri.
Le sue opere, incentrate esclusivamente sulla pittura e sul ritratto, hanno uno stretto legame con il suo vissuto e mescolano l’universo biografico, popolato da eventi e persone a lui vicine, a quello immaginifico, sovrapponendo livelli di memoria e indagando la capacità di elaborare i ricordi nonché di percepire l’Altro.
Sfidando il canone della bellezza che ha dominato la ritrattistica fino all’Ottocento, Quinn percorre la via aperta dai grandi maestri del Novecento, tra cui Pablo Picasso e Francis Bacon, promuovendo una libertà di interpretazione della figura umana, della composizione, dell’equilibrio e della indagine psicologica, e formulando un linguaggio anti-accademico che risulta sempre originale e spiazzante.
Info e orari su museonovecento.it