Rachel Feinstein in Florence

Fino al 18 settembre la mostra dell'artista americana disseminata tra Museo Bardini, Palazzo Medici Riccardi e Museo Marino Marini

Rachel Feinstein (Fort Defiance, Arizona, 1971) è tra le artiste contemporanee più interessanti del panorama internazionale. I suoi lavori, che spaziano dalla scultura alla pittura, hanno una dimensione onirica che trae ispirazione tanto dall’arte classica e dalla pittura rinascimentale quanto dalle favole moderne e dai cartoons. Nelle sue opere il mondo immaginifico del fantasy si fonde con riferimenti all’arte medievale e moderna, al barocco e al rococò, all’iconografia religiosa e alla letteratura. In questo modo i riferimenti al sacro si intrecciano al profano, il romanticismo al pittoresco e il sobrio al kitsch, divenendo la cifra stilistica di un linguaggio unico nel suo genere che affonda le sue radici tanto nella rilettura delle espressioni artistiche del passato quanto nella lezione delle avanguardie storiche, una tra tutte il surrealismo. 

I curatori Sergio Risaliti e Stefania Rispoli hanno scelto di mettere in dialogo le opere di Feinstein con le collezioni del Museo Stefano Bardini, di Palazzo Medici Riccardi e del Museo Marino Marini, inaugurando così un dialogo serrato tra i capolavori custoditi all’interno di questi luoghi e le opere realizzate dall’artista americana. Vengono quindi presentate una serie di opere pittoriche e scultoree, alcune di esse di nuova produzione, che guardano alla tradizione gotica e rinascimentale, a quella fiorentina e nordica e traggono ispirazione dalle collezioni dei tre musei.            

Accanto ai capolavori del Museo Stefano Bardini, sede della collezione dell’omonimo antiquario e connoisseur che tra i suoi tesori conserva opere di Donatello, Della Robbia, Tino da Camaino, Tintoretto e molti altri, sono esposti alcuni lavori che riflettono sulla figura femminile o sono ispirati a santi e icone, parte dell’indagine dell’artista sul consumo delle immagini religiose. Queste figure, all’apparenza scolpite a bassorilievo su legno, paiono ispirarsi tanto alle madonne della tradizione fiamminga quanto a quelle donatelliane esposte proprio all’interno del museo. Partendo da disegni a carboncino che riproducono i dettagli di alcune sculture, Feinstein sviluppa pastelli in scala reale su pannelli di legno, per poi dipingere le immagini su superfici specchiate, rappresentando queste figure sia singolarmente che in gruppo. Gli occhi non vengono appositamente dipinti, evocando così l'inquietante sensazione di diventare un tutt'uno con lo sguardo dello spettatore, lasciando lo spazio per l’empatia e l’identificazione.     
   
A Palazzo Medici Riccardi, luogo simbolo della dimora principesca rinascimentale e sede della prima residenza della famiglia Medici, gli ambienti del giardino e delle sale accolgono alcune sculture in ceramica e una serie di dipinti che ben dialogano con la dimensione artistica tardobarocca del museo, legata al gusto dei Riccardi e agli artisti dell’epoca, tra cui Luca Giordano. Fiore all’occhiello dell'edificio, il giardino mediceo - un tempo luogo di ritrovo, svago e centro pulsante della vita di palazzo - vede allestite quattro sculture in maiolica di Rachel Feinstein che richiamano alla mente atmosfere rococò che ci calano nella dimensione cortigiana di una vita fatta di sfarzi, banchetti e conversazioni cortesi. Nelle sale degli appartamenti medicei, invece, una serie di dipinti su supporto specchiante raffigurano sontuose ville immerse in rigogliosi giardini dove uomini e donne conversano amabilmente. All’interno di questi paesaggi l’artista accosta elementi molto distanti fra loro, come architetture moderne ispirate a ville lussuose della West Coast, dame e cavalieri in abiti medievali, cortigiane e macchine sportive.

Nella cripta del Museo Marino Marini vengono presentate alcune sculture che testimoniano l’intensa sperimentazione anche materica di Rachel Feinstein, poste in dialogo diretto con i capolavori dello scultore toscano. All’interno del suggestivo allestimento museale in cui si alternano cavalli e cavalieri, figure femminili di danzatrici e le celebri Pomone – figure mitiche e archetipiche che incarnano un ideale di femminilità ripreso dall’iconografia della dea della fertilità etrusca – si inserisce una serie di sculture policrome dalla femminilità dirompente e dalla bellezza grottesca, quasi disturbante, a tratti pasticciata.

In un dialogo serrato con gli spazi dei tre musei, da sempre deputati alla celebrazione e alla memoria del poter maschile, esercitato nei secoli ed evocato nella magnificenza delle opere del passato, le opere di Rachel Feinstein creano una rottura senza precedenti. La loro carica espressiva rompe l’equilibrio delle forme, portando a riflettere su temi come il pathos e l’eros attraverso la rappresentazione del corpo femminile e l’impudente confronto tra spiritualità e desiderio.                 

La mostra – promossa da Città Metropolitana di Firenze e Comune di Firenze, è organizzata da MUS.E. Main sponsor è Gucci.
Per l'occasione è stata pubblicata la terza puntata del podcast di Letizia Fuochi Labirinto900. L’episodio è intitolato Rachel Feinstein - La perturbante esperienza della visione ed è ascoltabile su Spreaker.


MUSEO STEFANO BARDINI
Via dei Renai 37, Firenze
cultura.comune.fi.it/musei
Tel. +39 055 2342427
info@musefirenze.it

ORARI:
Venerdì / Sabato / Domenica / Lunedì
11:00 – 17:00
(Ultimo ingresso ore 16:00)


PALAZZO MEDICI RICCARDI
Via Cavour 3, Firenze
palazzomediciriccardi.it
Tel. +39 055 2760552
info@palazzomediciriccardi.it

ORARI:
Tutti i giorni
9:00 – 19:00
(Ultimo ingresso 18:00)
Chiuso il mercoledì


MUSEO MARINO MARINI
Piazza San Pancrazio
museomarinomarini.it
Tel. +39 055 219432
prenotazioni@museomarinomarini.it

ORARI:
Sabato / Domenica / Lunedì
10:00 – 19:00
(ultimo ingresso ore 18:00)
Martedì / Mercoledì / Giovedì / Venerdì
il Museo è aperto su richiesta e con prenotazione anticipata per singoli, gruppi privati e gruppi scolastici.
 

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