Venerdì 3 dicembre un incontro su un argomento controverso e molto dibattuto nell’alto medioevo e la posizione assunta da Dante
Nel settimo centenario della morte di Dante Alighieri un incontro a cura di Sistema Museale di Ateneo – Università di Firenze che ricorda il sommo poeta e la sua influenza sul mondo della cultura: dalla Questio de aqua et terra alla moderna geologia.
Un solo globo terracqueo o due globi, uno di terra e uno di acqua: qual era la visione di Dante? Partendo dalla Questio, dove il Poeta esplora la relazione reciproca tra due globi, il dibattito attraversa i secoli con le figure di Leonardo Da Vinci, Niccolò Stenone e Georges Cuvier e la Toscana a far da sfondo, per condurre alla moderna visione del nostro pianeta.
Nel 1320 Dante affrontò pubblicamente una questione di filosofia naturale “intorno al luogo e alla figura, o forma, dei due elementi, cioè l’acqua e la terra”. In un cosmo geocentrico, i quattro elementi terra-acqua-aria-fuoco della cosmologia aristotelica si trovano al centro, ma sono i due più pesanti a contendersi il ruolo di “centro dell’universo”: coincide col centro della sfera delle acque o con quello della sfera terrestre? E che rapporto geometrico c’è tra i due globi?
La posizione assunta da Dante è giunta a noi con un testo pubblicato nel 1508, intitolato appunto “Quaestio de Aqua et Terra”. L’incontro ripercorre brevemente le varie soluzioni adottate dai filosofi naturali medievali e rinascimentali alla “Questio” e rivela la soluzione di un enigma per noi astruso, oggi finalmente risolto.
L’incontro si terrà venerdì 3 dicembre, ore 16, presso l’Aula Magna del Rettorato con prenotazione necessaria . Conversazione con Domenico De Martino, docente di Storia della critica letteraria dell'Università di Pavia, e Michele Rinaldi, docente di Filologia italiana dell'Università della Campania.
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