Landing

Fino al 26 novembre la mostra di Maen Hammad a cura di Roï Saade, evento del festival Middle East Now in collaborazione con il Museo Novecento

LANDING racconta la scena e la cultura dello skateboard in Palestina, ed è il risultato di un progetto a lungo termine del fotografo Maen Hammad, che per otto anni ha seguito e documentato la vita di un ristretto gruppo di skater palestinesi. Uno sguardo collaborativo, che documenta come il praticare lo skateboard rappresenti per i giovani palestinesi – tra cui l’autore stesso – un modo per evadere dalla realtà e una spinta verso la libertà. Una forma radicale di resistenza alla violenza e al condizionamento psicologico determinati a più livelli dalla situazione politica.

LANDING è una ricerca sul potere dello skateboard, sui concetti di spazio e di resistenza. Lo spettatore viene trascinato nella danza interpretativa dello skateboard rispetto alle architetture e agli spazi costruiti. Il progetto mostra come si crea una comunità di skater e, soprattutto, si focalizza sulla spinta verso l’immaginazione.

La mostra include immagini e testi, e vuole essere un portale di accesso nella vita quotidiana degli skater palestinesi. La combinazione fornisce un quadro completo, di come i palestinesi si rifiutino in ogni modo di soccombere. Intessuti ovunque ci sono anche racconti legati all’esperienza di diaspora dell’artista e del suo ritorno parziale in Palestina.

Maen Hammad è infatti nato in Palestina ma si è trasferito in Michigan quando aveva due anni. Tutti ci sforziamo di trovare il nostro punto di approdo, il landing a cui fa appunto riferimento il titolo del progetto e della mostra.

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