Il Gruppo 70

Il 21 maggio alle 18.00 il Museo Novecento ospita la presentazione del catalogo "La poesia ti guarda. Omaggio al Gruppo 70" (1963-2023)

A sessant'anni dalla nascita del Gruppo 70 la Galleria d'Arte Moderna di Roma ha proposto una mostra e un catalogo come attestazione di questo storico gruppo che si situa tra le battagliere neo-avanguardie del novecento. Il catalogo a cura di Daniela Vasta, corredato dai testi della curatrice, di Patrizio Peterlini, di Lucilla Saccà, dall’intervista a Lamberto Pignotti di Claudio Crescentini e da esaurienti apparati, costituisce una importante base di ricerca e di studio.

Il Gruppo 70 si costituì a Firenze a Forte di Belvedere il 24 maggio 1963, durante il convegno Arte e Comunicazione, che aveva riunito in accesi dibattiti un ampio insieme di artisti, poeti, intellettuali, critici e musicisti. Tutti costoro, insofferenti nei confronti dei generi artistici tradizionali, hanno proposto radicali cambiamenti di linguaggio e un’esperienza artistica meno distante dalla realtà della vita.

Tuttavia coloro che hanno dato forma e significato alla vocazione contestataria e interdisciplinare del Gruppo 70 sono “i padri fondatori” Lamberto Pignotti e Eugenio Miccini, in rapida successione Lucia Marcucci, Luciano Ori e Ketty La Rocca e inoltre Antonio Bueno, Roberto Malquori e Michele Perfetti e i musicisti Giuseppe Chiari e Sylvano Bussotti. Con tempi diversi e con vari esiti espressivi sono questi gli artisti che hanno lavorato sul doppio codice logo-iconico e sulla polemica commistione tra arte e pubblicità, che hanno elaborato la trasformazione di un contenuto da un medium all’altro e proposto nuove tecniche, come il collage di materiali pubblicitari, in alternativa alla tradizione della pittura.

Il catalogo è stato stampato a Roma da De Luca Editori d'Arte e le opere provengono dalla collezione della Galleria d'Arte Moderna di Roma, dall'Archivio Carlo Palli di Prato, dal Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, dall'Archivio Lamberto Pignotti di Roma e dalla Fondazione Bonotto di Colceresa (VI).

L'ingresso alla presentazione è libero fino ad esaurimento posti.

Per maggiori informazioni: www.museonovecento.it

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