FLUX – Flussi di musica creativa

Fino al 30 novembre al PARC – Performing Arts Research Centre, ancora concerti per esplorare le nuove frontiere del jazz contemporaneo

Il PARC – Performing Arts Research Centre di Firenze si trasforma in un osservatorio sui nuovi linguaggi della musica d’improvvisazione con l’edizione 2025 di FLUX – Flussi di musica creativa, la rassegna curata da Toscana Produzione Musica (TPM), centro di produzione presieduto da Paolo Zampini con la direzione artistica di Francesco Mariotti e Maurizio Busìa. 

Sette serate per dieci concerti in cui si incontrano le personalità più rappresentative del jazz contemporaneo e delle musiche di ricerca internazionali, in dialogo con i protagonisti della nuova scena italiana, un progetto che, nel corso degli anni, si è affermato come piattaforma per l’esplorazione e la contaminazione dei linguaggi, confermando Firenze come crocevia creativo nel panorama europeo. 

Con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana e Fondazione CR Firenze, la rassegna propone una serie di incontri sonori capaci di abbattere le frontiere tra i generi, unendo improvvisazione, elettronica, scrittura contemporanea e visione.

La seconda parte della rassegna riprende venerdì 28 novembre ore 21 con il duo formato dalla sassofonista e cantante María Grand e dalla pianista Maya Keren. Le due artiste intrecciano composizioni originali e improvvisazioni libere, costruendo un linguaggio che sfugge a ogni classificazione, con una musica che racconta storie di donne e di sensibilità contemporanee, intrecciando radici antiche e modernità in tempo reale.

Sabato 29 novembre, alle ore 21.00, il sassofonista e compositore Dan Kinzelman presenta Unfall, progetto nato dal recupero e dalla trasformazione di materiali musicali in disuso. Insieme a Mirco Rubegni, Manuele Morbidini, Rossano Emili e Renato Grieco, Kinzelman esplora l’incontro tra improvvisazione, elettroacustica e minimalismo, trasformando l’errore in gesto generativo e poetico.

Gran finale domenica 30 novembre con una doppia serata. Alle 19.00 aprono i Weave 4, quartetto franco-italiano che riunisce due generazioni di musicisti d’eccellenza: il pianista parigino Benoît Delbecq e il batterista Steve Argüelles, insieme al chitarrista Francesco Diodati e al sassofonista Francesco Bigoni. La loro musica intreccia composizione e improvvisazione in un flusso continuo, un tessuto sonoro in costante metamorfosi. 

Chiude la rassegna, alle ore 21.00, Cronosisma, progetto del sassofonista e compositore Marco Cerri Ciommei con Giacomo Ancillotto alla chitarra, Luca Venitucci al pianoforte e alla melodica e Marco Zenini al contrabbasso. Ispirato all’omonimo concetto di Kurt Vonnegut, Cronosisma indaga la percezione del tempo attraverso suoni sospesi tra passato e futuro, in una musica che si oppone alla frenesia contemporanea e sceglie la dilatazione come forma di resistenza poetica.

Biglietti:
Ingresso singolo concerto €10 – ridotto studenti € 8
Nei giorni 22, 23 e 30 novembre sarà possibile acquistare un unico biglietto che comprende i due concerti in programma € 15 – ridotto studenti € 13

Maggiori info su toscanaproduzionemusica.it 

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