Giovedì 18 febbraio un’edizione speciale di Mezz’ora d’arte in occasione dell’anniversario della morte dell’ultima illuminata discendente dei Medici
Il 18 febbraio 1743 si spense a Firenze l'ultima discendente della casata granducale, Anna Maria Luisa de' Medici. La sua figura, riscoperta e ristudiata dopo più di un secolo di oblio, è particolarmente cara ai fiorentini e non solo. Nell’anniversario della morte i Musei Civici Fiorentini e MUS.E le rendono omaggio con un’edizione speciale del format Mezz’ora d’arte: l’appuntamento digitale (fissato per giovedì 18 febbraio alle 18, prenotazione obbligatoria) vede Giaele Monaci tracciare un ritratto vitale di questa straordinaria figura.
All'Elettrice Palatina – così era chiamata l'ultima Medici – e al suo volere illuminato dobbiamo la permanenza dei tesori culturali riuniti dalla famiglia in tre secoli di egemonia su Firenze e sulla Toscana, trasferendo fino a noi la responsabilità di una corretta e piena fruizione di « […] Gallerie, Quadri, Statue, Biblioteche, Gioje ed altre cose preziose […]». Il famoso “Patto di famiglia” che l'ultima Medici siglò nel 1737 con Francesco Stefano di Lorena, che le succedeva come granduca, è ancora oggi un lungimirante atto di protezione dei beni culturali.
Ma chi era veramente Anna Maria Luisa de' Medici? La fanciulla che “cavalcava come un uomo e rideva di una maschia risata”, divenne con l'età una donna risoluta, grande amante dell'arte e delle lettere, che considerò la più grande “gloria e vanto dello Stato”. Questa donna volitiva, definita “principessa di gran saviezza”, seppe affrontare con determinazione e coraggio le prove della vita e la dolorosa consapevolezza della fine del proprio casato.
Il calendario degli appuntamenti digitali curato dai Musei Civici Fiorentini e da MUS.E è possibile grazie al prezioso sostegno di American Express, di GIOTTO - love brand di F.I.L.A. Fabbrica Italiana Lapis ed Affini, Mukki, Officina Profumo Farmaceutica Santa Maria Novella, Unicoop Firenze e Tenderly, brand di Lucart Spa.
Maggiori dettagli e contatti per prenotazioni sul sito di MUS.E (in calce)
La foto di copertina è di Mattia Marasco.