Qui abitava Angela Todesco Benedetti

Angela Todesco Benedetti
Non ho ricordi diretti di mia nonna materna perchè all'epoca avevo solo due anni ed ero già stato affidato alle Suore di Santa Marta a Settignano. Posso quindi riferirmi ai pochi dettagli che mi furono raccontati molti anni più tardi.
Mia nonna, signora elegante e sempre curatissima, si fidò ciecamente di "fedeli amici" che le proposero la fuga in Svizzera.
Senza dare ascolto a chi la consigliava di non fidarsi di queste persone, raccolse tutto il denaro ed i gioielli in suo possesso e partì con i suoi "salvatori", mentre la sua casa veniva depredata dagli uomini di Martelloni.
Arrivati a Sondrio mia nonna, depredata di tutti i suoi averi, fu consegnata ai carabinieri fascisti.
Venne quindi trasferita nel carcere di Milano e da lì deportata ad Auschwitz dove morì.