A BiblioteCaNova Isolotto sabato 20 dicembre alle 16 presentazione del libro di Nadra El Tib e letture
Un racconto di Nadra El Tibi in collaborazione con Francesca Merz e le illustrazioni di Sara Liguori. Un progetto della Cooperativa Mare Laboratorio di innovazione sociale.
Gaza attraverso i miei occhi è un libro illustrato per bambini e bambine dai 4 agli 11 anni. Il testo nasce dalla volontà di raccontare Gaza, la Palestina, l'occupazione ma anche la vita sotto assedio di un gruppo di quattro giovani, due bambine e due bambini: Suzan, Marah, Adnan e Wissam. Il libro è ambientato nel 2025 e fa emergere le terribili difficoltà in cui si trova a vivere la popolazione di Gaza, senza però perdere la poesia e la dolcezza di un racconto per bambine e bambini. Il racconto, da un'idea originaria di Francesca Merz, è stato scritto dalla giornalista palestinese, tuttora a Gaza, Nadra El Tibi, con un lavoro giornaliero e costante di relazione con l'Italia per arrivare ad un testo che fosse più possibile aderente alle volontà dell'autrice e che potesse raccontare al meglio ai bambini e alle bambine italiane ciò che vivono i loro coetanei in questo momento nelle Striscia di Gaza.
La presentazione è a cura dell'Ufficio politiche giovanili Comune di Firenze. La partecipazione è su prenotazione. Per informazioni telefonare allo 055710834 o scrivere a bibliotecanovaisolotto@comune.fi.it
Nadra El Tibi è giornalista e scrittrice di Gaza, nata tra il suono del mare e l’eco della guerra. Le sue parole diventano sostituto dell’assenza e strumento di resistenza: un ponte fragile ma necessario tra un mondo assediato e uno che ancora sa aprirsi alla speranza. Attraverso i suoi scritti racconta la vita sotto i bombardamenti, le voci degli sfollati, con la convinzione che la narrazione non sia un privilegio, ma un atto di opposizione alla cancellazione. Tra macerie e tende, Nadra scrive non solo come testimone, ma come figlia di una città che cerca ancora la luce in una lunga notte di oscurità. Questo libro è un tentativo di restituire Gaza nella sua verità più profonda: un popolo che, nonostante la fatica e i continui sfollamenti, non smette di vivere; famiglie che affrontano carestie e privazioni, mentre i bambini crescono privati dei più elementari diritti dell’infanzia. Eppure, nei loro volti rimane la forza dell’amore, la tenacia della pazienza, la resistenza alla cancellazione Francesca Merz, storica dell’arte, è presidente della Cooperativa Mare – Laboratorio di Innovazione Sociale, nata nel 2022 con l’obiettivo di promuovere l’accessibilità culturale come pratica di inclusione e innovazione sociale. Con una formazione solida nella progettazione museale, nella valorizzazione del patrimonio e nel marketing territoriale, coordina progetti in chiave design for all per rendere la cultura accessibile a tutti. Il suo approccio coniuga la dimensione estetica con quella etica e partecipativa, favorendo processi di co-progettazione e coinvolgimento delle comunità. Parallelamente, Merz ha portato porta avanti studi sulla Palestina scrivendo per Nena News, analizzando i rapporti tra economia, occupazione e patrimonio nei territori palestinesi, con particolare attenzione al legame tra memoria, identità e autodeterminazione. Il suo percorso teorico e professionale si intreccia con una riflessione critica sulla decolonizzazione dello sguardo, intesa come pratica di restituzione e rinegoziazione dei significati culturali, volta a superare le narrazioni eurocentriche e a restituire dignità e voce ai soggetti e ai territori storicamente marginalizzati. In questo senso, il lavoro di Francesca Merz unisce ricerca, progettazione e attivismo culturale, promuovendo una cultura come spazio di libertà, giustizia e riconoscimento reciproco.