Incontri di approfondimento delle opere in cartellone del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino all'Opera di Firenze, a cura dell’Associazione Amici del Maggio.
Dopo i successi di Manon Lescaut, La bohème e Tosca, per Puccini pare giunto il momento di conquistare anche il tempio della lirica italiana. Il soggetto di Madama Butterfly - opera che debutta con un iniziale insuccesso al Teatro alla Scala il 17 febbraio 1904 - lo aveva scelto lui stesso dopo aver assistito a Londra a un dramma analogo di David Belasco, basato su una novella di John Luther Long.
La storia della giovane geisha sedotta e abbandonata da un ufficiale della marina americana aveva immediatamente colpito la sua immaginazione. Affiancato dal collaudato tandem dei librettisti Illica e Giacosa, Puccini decise di concentrare l’opera sulla figura di Cio-Cio-San, realizzando un vero e proprio monodramma che ne segue le evoluzioni psicologiche dall’iniziale e disarmante ingenuità alla tragica ed eroica rassegnazione finale.
Madama Butterfly è un dramma individuale ma è anche emblema di mondi e culture diametralmente opposti: da un lato la docile ma al tempo stesso risoluta geisha, che pagherà a prezzo della vita l’errore di essersi innamorata di un uomo estraneo alla sua tradizione di appartenenza, e dall’altro lo yankee Pinkerton, il cinico avventuriero incapace di provare emozioni reali e dedito unicamente al compiacimento delle proprie passioni. (Tratto da www.maggiofiorentino.com)
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