Una breve storia del trasporto pubblico fiorentino attraverso i fondi storici della Biblioteca delle Oblate.
Un'esposizione bibliografica visitabile dal 13 maggio al 17 giugno 2019 al primo piano della Biblioteca delle Oblate.
La storia della rete tranviaria di Firenze inizia nel 1879, con l’inaugurazione della prima tranvia a cavalli che collegava Firenze con l’abitato di Peretola. Nel 1906 il Comune di Firenze deliberò di sostituire le linee di omnibus con linee tranviarie; nello stesso anno fu siglata la “Convenzione con la Società dei tranvai fiorentini per l’esercizio di nuove linee”; il servizio venne assegnato alla società Les Tramways Florentins.
Nel 1914 il Commissario Prefettizio pensò di avviare la procedura di riscatto delle linee comunali, ma il progetto venne accantonato con l’inizio della guerra. Tra il 1915 ed il 1919 la situazione economica della Société Les Tramways Florentins si aggravò, avvicinando così lo spettro del fallimento, scongiurato nel 1922 quando il Governo intervenne con agevolazioni per le società che esercitavano servizi pubblici. Le tranvie fiorentine iniziarono invece ad estendersi verso paesi limitrofi a partire dagli anni ottanta del diciannovesimo secolo. La rete tranviaria extraurbana era praticamente conclusa già nel 1895.
Nel 1921 il Comune affidò ad una commissione l’incarico un’indagine sull’azienda tranviaria di Firenze; la proposta fu quella di dismettere le linee extraurbane e di sostituirle con linee di autobus. L’Amministrazione, tuttavia, ritenne impossibile sostituire in tempi brevi i tram con gli autobus ed optò quindi per una nuova convenzione, unificando tutte le reti presenti. Nell’anno 1926 fu siglata una nuova convenzione, introducendo gli autoservizi ad integrazione e sostituzione dei tram.
In seguito al fallimento della Société Les Tramways Florentins nel 1934, il curatore firmò l’atto di costituzione della nuova società GTF; il 21 Marzo 1935 la consulta municipale approvò l’acquisto di tutte le concessioni per il servizio di tranvie elettriche ed a vapore e per il servizio di linee di autobus possedute dall’ormai fallita società. Furono avviati negoziati per individuare un gestore privato del servizio, terminati con l’assegnazione della gestione alla FIAT (che continuò ad operare con la sigla GTF). Con la nuova convenzione venne soppressa la tranvia a vapore del Chianti.
La FIAT – come da accordi presi con il Comune- nel 1937 presentò un programma di riorganizzazione ed innovazione dei servizi di trasporto, proponendo una riduzione delle linee tranviarie, la modifica di alcuni percorsi, l’immissione in servizio di vetture a carrelli e l’eliminazione degli autobus ad accumulatori. In seguito alle proposte fu siglata una nuova convenzione a partire dalla data 1 Gennaio 1940 ed il servizio venne affidato alla STU (Società Trasporti Urbani), una controllata della FIAT con sede a Milano. La durata della concessione del servizio fu stabilita in vent’anni, con termine in data 1 Gennaio 1960. I danni prodotti dagli eventi bellici danneggiarono pesantemente la rete tranviaria, ripristinata del tutto solo nel 1951.
Il 25 Ottobre 1945 il Consiglio comunale istituì l’ATAF che subentrò alla STU a partire dal 1946; l’intenzione era quella di municipalizzare il trasporto pubblico della città, gestito -fino a quel momento- da società private. I veicoli e gli impianti tranviari, ormai ritenuti obsoleti, indussero ad eliminare gradualmente varie linee, risparmiando -in un primo momentosoltanto quelle a doppio binario.
Nel 1955 il rifacimento del manto stradale del centro storico (ormai deteriorato per il traffico privato e per il passaggio degli autobus) comportò la soppressione della direttrice Via Cerretani-Piazza del Duomo-Via Martelli; il declino della rete di tram portò alla soppressione del servizio il 20 Gennaio 1958. L’esposizione bibliografica, composta da volumi, opuscoli e miscellanee collocate nei fondi storici della biblioteca, ripercorre brevemente la storia del trasporto pubblico fiorentino dalla nascita ai giorni nostri. Altri materiali sul trasporto pubblico fiorentino sono disponibili per la consultazione e per il prestito presso la Sezione di Conservazione e Storia Locale.
La mostra è visitabile gratuitamente negli orari di apertura delle sale della biblioteca.