San Salvi Città Aperta

Il programma degli appuntamenti per il mese di gennaio della compagnia teatrale Chille de la balanza

Laboratorio Teatrale | Chille de la balanza

> LA GUERRA È UNA COSA SERISSIMA!  (quindi la fanno i bambini… travestiti da generali) per il centenario di Dario Fo

La partecipazione è gratuita, i posti sono limitatissimi. Via di San Salvi, 12 - padiglione 16 - Firenze (FI)

Attenzione: iscrizioni entro domenica 11 gennaio 2026

Info tel/whatsapp 335 6270739 o mail info@chille.it

Aperte le iscrizioni al laboratorio teatrale con cui i Chille celebreranno i 100 anni dalla nascita di Dario Fo. Lo spettacolo “LA GUERRA È UNA COSA SERISSIMA! (quindi la fanno i bambini… travestiti da generali)” nascerà da un laboratorio teatrale e di scrittura ispirato al teatro civile di Fo, rivolto a giovani Attori/Attrici, Danzatori/Danzatrici e agli studenti delle Scuole superiori di Firenze, chiamati a confrontarsi con i temi della guerra, della pace e della responsabilità civile attraverso parole e sguardi di oggi. 

Lo spettacolo sarà messo in scena a San Salvi martedì 24 marzo 2026. È già prevista una replica straordinaria il 25 marzo 2026 alla presenza della Fondazione Fo-Rame, con Jacopo e Mattea Fo.

https://chille.it/la-guerra-e-una-cosa-serissima-quindi-la-fanno-i-bambini-travestiti-da-generali/

Teatro | Chille de la balanza

> PASOLINI. Perché? dal genocidio culturale al genocidio, produzione Chille de la balanza

mercoledì 14, giovedì 15 e venerdì 16 gennaio 2026 | ore 21

Via di San Salvi, 12 - padiglione 16 - Firenze (FI)
Ingresso intero € 12,00 - ridotto coop/arci € 10,00. La prenotazione è obbligatoria con pagamento anticipato.

Info e prenotazioni: tel/whatsapp 335 6270739 o mail a info@chille.it. Posti limitati.

Per venire incontro alle numerose richieste, “PASOLINI. Perché?” - ultima produzione della compagnia che tanto successo ha riscosso in teatri in tutt’Italia - sarà di nuovo in scena a San Salvi da mercoledì 14 a venerdì 16 gennaio, ore 21.

Dalle tante recensioni di questa produzione già di culto ci piace qui riportare alcune osservazioni del critico Daniela Fabbri: “Dallo spettacolo si crea un Pasolini molteplice e enigmatico, il suo “pensiero poetante”, come lo definisce Roberto Vecchi, ce lo restituisce corsaro, uomo lacerato, profeta perduto, ma oggi vivo. (…) La regia di Ascoli con un dispositivo scenico essenziale trova la sua forza nella nudità che rispecchia le asperità del personaggio evocato, bruciante fino all’ultima scena. Quando la Madre di Gaza stringe al petto un minuscolo fagotto bianco e appoggiandolo a terra pronuncia finalmente quel “perché?”. Sissi Abbondanza apre le fasce con lentezza e le dispone in modo che il cadavere diventi quello di un uomo, e la Madre di Gaza, tolto il velo, si riveli… (…). Pasolini e genocidio, il cerchio si chiude”.

https://chille.it/eventi/pasolini-perche-14-gennaio-2026/

Maggiori info al link in calce

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