Moving Archive

Dal 26 al 30 ottobre arriva la IV edizione di Moving Archive, una rassegna di film on demand che intende approfondire, attraverso il cinema d’arte, le tematiche sociali, geopolitiche e ambientali che interessano il mondo contemporaneo.

Realizzata da Lo schermo dell'arte, in collaborazione con le biblioteche aderenti al Sistema Documentario SDIAF, la IV edizione di Moving Archive si svolgerà dal 26 al 30 ottobre interamente on line e comprenderà cinque film dall’archivio dello Schermo dell’arte resi fruibili in streaming on demand gratuitamente:

1. Emilio Vedova - Dalla parte del naufragio di Tomaso Pessina (Italia, 2019)
2. Big Time di Kaspar Astrup Schröder (Danimarca, 2017)
3. China's Van Goghs di Yu Haibo, Yu Tianqi Kiki (Cina/Olanda, 2016)
4. Troublemakers: the Story of Land Art di James Crump (Stati Uniti 2015)
5. Banksy Does New York di Chris Moukarbel (Stati Uniti, 2014).

Ogni film sarà preceduto da una breve video registrazione in cui 5 tra artisti, curatori e storici dell’arte introdurranno i temi trattati: Leone Contini, Roberto Fassone, Giacomo Pirazzoli, Desdemona Ventroni, Riccardo Venturi.

Il progetto è riservato agli utenti delle biblioteche dello SDIAF ed è realizzato con il contributo di Città Metropolitana di Firenze.

MODALITA' PER LA VISIONE
Per  accedere alla piattaforma e  ricevere i link e i codici promozionali  gratuiti dei film in programma è necessario prenotarsi inviando dal 19 al 23 ottobre una mail  all’indirizzo info@schermodellarte.org
Nel testo della mail occorrerà indicare nome e cognome,  la biblioteca di riferimento e il proprio numero di tessera SDIAF.

FILM IN PROGRAMMA

Banksy Does New York di Chris Moukarbel, Stati Uniti 2014, 80’
Nell’ottobre del 2013 il famoso street artist Banksy ha ideato un progetto di residenza che prevedeva la realizzazione di un’opera al giorno per le strade di New York. Tra graffiti, sculture, performance e azioni spettacolari il progetto di arte pubblica di Banksy ha coinvolto migliaia di persone generando un’estesa “caccia al tesoro” nella città prima che molte delle opere fossero distrutte o rimosse per essere vendute senza autorizzazione. Chris Moukarbel ha seguito gli interventi realizzati dall’artista dal Lower East Side a Staten Island, da Williamsburg a Willets Point, ma soprattutto ha raccontato le reazioni del pubblico, intervistando e ascoltando le opinioni della gente comune e dei soggetti che a diverso titolo sono coinvolti nella vita sociale e culturale della città. Il progetto di Banksy è un invito collettivo a prendere parte ad un’esperienza condivisa e aperta, e allo stesso tempo una critica feroce al sistema capitalistico e all’ipocrisia del mondo dell’arte contemporanea. Introdotto da Roberto Fassone, artista, performer e docente.
Guarda qui il trailer del film

Big Time di Kaspar Astrup Schröder, Danimarca 2017, 93'
Ritratto del super premiato architetto danese Bjarke Ingels che, poco piu che quarantenne, ha firmato alcune noti edifici degli ultimi anni quali il grattacielo W57 VIA 57 West a New York, il Danish National Maritime Museum a Helsingor, il Serpentine Gallery Pavilion a Londra. Girato nel corso di sette anni, il film racconta la sua vita professionale e personale. A seguito di una contusione in una partita di baseball gli viene diagnosticata una ciste al cervello che lo costringe a sottoporsi ad una serie di esami, appuntamenti con medici e ad un’operazione, registrati con grande discrezione dalla macchina da presa di fronte alla quale Ingels mai si sottrae. Dalla malattia all’apertura del secondo studio a New York del BIG-Bjarke Ingels Group alle riunioni di lavoro e sui cantieri, alla relazione con la compagna, l’architetto Ruth Othero, il regista lo segue dovunque cercando di carpirne la determinazione sul lavoro e gli aspetti più intimi, anche teneri, del carattere. Introdotto da Giacomo Pirazzoli, direttore CrossingLab, Dipartimento di Architettura, Università di Firenze.
Guarda qui il trailer del film

China's Van Goghs di Yu Haibo, Yu Tianqi Kiki, Cina/Olanda 2016, 80'
Il film racconta di un laboratorio artistico nella città di Dafen, nella regione di Shenzhe, nel sud della Cina, dove giovani di estrazione proletaria si guadagnano da vivere producendo copie di quadri di Van Gogh, che vengono vendute in tutto il mondo. II proprietario, Xiaoyong Zhao, ha il sogno di visitare il Museo Van Gogh ad Amsterdam per vedere dal vero i quadri dell’amato maestro. China’s Van Goghs è un film sulle aspirazioni artistiche di un uomo semplice la cui vita è completamente assorbita dal fare commercio di tele i cui soggetti stereotipati vengono ripetuti all’infinito ma che al contatto diretto con l’arte del lontano maestro, riesce a comprendere il valore della propria libera creatività. Sullo sfondo, le contraddizioni e i contrasti di un paese in veloce sviluppo e di cui troppo poco ancora sappiamo, dove gli operai lavorano dall’alba al tramonto, i tassisti tengono santini di Mao sul cruscotto e aspiranti giovani pittori vivono il mito globalizzato di un celebre artista occidentale. Momento rivelatore di questo vivido documentario è la scena della visione da parte di Zhao e dei suoi operai del celebre film di Vincente Minnelli, Brama di vivere, dove un tormentato Kirk Douglas interpreta il maestro olandese. Introdotto da Leone Contini, artista e antropologo.
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Emilio Vedova - Dalla parte del naufragio di Tomaso Pessina, Italia, 2019, 66’
Un documentario lirico, materico e violento che ricostruisce il percorso artistico ed esistenziale di Emilio Vedova, uno degli artisti più importanti del Novecento italiano, vincitore del Gran premio della pittura e del Leone d'oro alla Biennale d'arte di Venezia del 1997. Attraverso la testimonianza di curatori tra i quali Germano Celant, il film traccia il percorso pittore veneziano, massimo protagonista della pittura informale.  Il film è inoltre arricchito dal sapiente uso di materiali d’archivio inediti tra cui sono video, registrazioni audio, fotografie e un diario letto e interpretato dall’attore Toni Servillo mentre si trova circondato dai dipinti custoditi all’interno della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova a Venezia. Le opere dell’artista racchiudono le atmosfere della città lagunare e la meraviglia dei dipinti di maestri antichi quali Tiziano, Tiepolo e Tintoretto da lui tanto amati. Presentato alla 76° Mostra del Cinema di Venezia (2019), il film è stato realizzato con il supporto della Fondazione Vedova. Introdotto da Dedemona Ventroni, storica dell’arte e curatrice.
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Troublemakers: the Story of Land Art di James Crump, Stati Uniti 2015, 72’
l film ripercorre la storia della Land art attraverso filmati originali e il racconto di alcuni degli artisti protagonisti di quel movimento: Robert Smithson, Walter De Maria, Michael Heizer, Dennis Oppenheim, Vito Acconci. Con la loro pratica essi discussero le contraddizioni della cultura moderna, superando i confini della pittura e della scultura, per produrre lavori su scala monumentale nei vasti spazi del deserto del sud-ovest americano, facendo convergere in un unico luogo architettura, paesaggio, scultura, fotografia. Oggi come allora, i loro interventi appaiono rivoluzionari, non solo perché sono incompatibili con gli spazi delle gallerie, ma perché contrastano le leggi del mercato, oltrepassando i tradizionali canoni artistici. Il regista James Crump realizza un tributo al loro coraggio, mostrando come la natura che ospita questi lavori ha modificato e alterato i loro assetti iniziali, creando un dialogo tra l’artista e il mondo naturale. La parte di commento storico è affidata al critico e curatore Germano Celant recentemente scomparso.  Introdotto da Riccardo Venturi, storico dell’arte.
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Lo schermo dell’arte ha sperimentato con grande successo la modalità di fruizione streaming di film e di contenuti culturali durante il periodo di lockdown con programmi on demand in collaborazione con la piattaforma My Movies e con programmi specificamente studiati per le scuole della Città Metropolitana di Firenze. Moving Archive continua l’offerta di cinema da fruire in rete, che si è straordinariamente espansa nei mesi della chiusura, con l’obiettivo di aumentare l’accessibilità all’arte a un pubblico sempre più ampio, in un periodo in cui la fruizione in presenza degli eventi culturali è ancora soggetta a limitazioni.

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